Mario Draghi, ex presidente della Bce, sembra, secondo alcuni, l’uomo giusto per guidare un governo di salute pubblica in questo momento di emergenza da Coronavirus.
Mario Draghi, dopo l’intervento sulla necessità che il Governo permetta alle imprese di indebitarsi a tassi zero, coprendo poi tali debiti (verosimilmente entro una certa misura) al fine di superare questo momento emergenziale anche e soprattutto di scarsa liquidità, è stato da più fonti indicato come l’uomo giusto per guidare il Paese in questo momento.
Sue le parole: «Siamo in guerra con il coronavirus e dobbiamo combatterla insieme». Il sostegno di liquidità servirebbe non solo a proteggere i posti di lavoro ma anche a garantire che la produttività delle nostre imprese resista.
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Perchè Draghi è oggi acclamato come l’uomo giusto?
Draghi ha espresso un giudizio favorevole sul Decreto c.d. cura Italia ma ha anche aggiunto che le banche concedano -a tasso zero- credito alle imprese e che questi prestiti siano successivamente coperti dallo Stato.
Alla base di questa proposta c’è un’idea semplice nel senso buono e elevato del termine: è lo Stato che deve assorbire la crisi e non il settore privato.
Settore privato italiano che sta già facendo il suo in molti modi. Si pensi al Made in Italy che si è convertito ad esempio.
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Inoltre, Draghi ha sottolineato come gli aiuti non riguardino tutte le imprese tra l’altro. Ad esempio le imprese di medio-grandi dimensioni sono tagliate fuori.
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