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Covid-19, il commissario Borrelli: “Il Sud è ancora a rischio”

Il commissario per l’emergenza Angelo Borrelli in un’intervista rilasciata al Corriere della Sera ha parlato dell’epidemia da Covid-19 che ha colpito l’Italia e per la quale ora il Sud sarebbe ancora a rischio.

Il commissario per l’emergenza Angelo Borrelli (foto dal web)

I numeri dell’epidemia da coronavirus in Italia negli ultimi giorni hanno fatto registrare una deflessione che fa ben sperare per la fine dell’emergenza. Intanto il Governo sta lavorando sulla proroga delle misure di contenimento. Secondo quanto affermato dal Ministro della Salute Roberto Speranza stamane al Senato, dovrebbero essere prolungate sino al 13 aprile. In merito ha parlato il commissario per l’emergenza Angelo Borrelli in un’intervista rilasciata al Corriere della Sera.

Leggi anche —> Coronavirus, il ministro Roberto Speranza: “Prorogate tutte le misure di limitazione”

Covid-19, il commissario Borrelli: “La ‘fuga’ dal Nord verso il Sud ad inizio marzo è stato un evento molto grave

(Getty Images)

In Italia, secondo i dati forniti ieri dalla Protezione Civile, i casi complessivi di contagio da Covid-19 hanno superato i 105mila. Le vittime dell’epidemia sono invece salite a 12.428. Questi numeri hanno costretto, nonostante il calo degli ultimi giorni, il Governo a lavorare sulla proroga delle misure di contenimento. Stando alle ultime dichiarazioni del Ministro Speranza, queste ultime, dovrebbero essere prolungate sino a dopo Pasqua.

Sulla situazione nel nostro Paese ha parlato il commissario per l’emergenza Angelo Borrelli nel corso di un’intervista rilasciata alla redazione de Il Corriere della Sera. Sulla fine dell’epidemia, il capo della Protezione Civile non ha dato una data certa. Ha tuttavia spiegato che senza le misure del Governo, le strutture ospedaliere avrebbero sofferto molto di più e la portata dell’epidemia sarebbe stata maggiore. In merito al picco, Borrelli spiega che nei prossimi giorni si avrà un piccolo margine che consentirà di affrontare “un’eventuale recrudescenza della curva“.

Il commissario poi si sofferma sui numeri dell’epidemia. I dati evidenziano un netto divario tra Nord, il più colpito, e Sud. La ‘fuga’ dal Nord verso il Sud ad inizio marzo è stato un evento molto grave e certamente ha contribuito ad un incremento della diffusione del virus nelle altre Regioni”. Borrelli ha poi proseguito affermando che al momento la parte alta della penisola sta soffrendo maggiormente. Eppure il sud è ancora a rischio. “Nessuno -riporta Il Corriere della Serapuò e deve pensare di poter abbassare la guardia: il virus ha dimostrato di poter attraversare oceani e continenti“.

Sulla quarantena, che ogni giorno in conferenza stampa chiede di rispettare, Borrelli ha spiegato che non si tratta solo di una questione legata al rispetto delle prescrizioni, ma di una scelta per il bene comune e del proprio. “Il nostro futuro -afferma il capo della Protezione Civile- soprattutto in un momento come questo, non può essere lasciato al rimpallo tra l’indifferenza dei comportamenti individuali e la delega alle Istituzioni“. Il capo della Protezione Civile ha poi parlato dei giorni in cui è stato colpito dalla febbre che lo hanno costretto a saltare la consueta conferenza stampa. Borrelli ha spiegato di essere stato preoccupato, ma che fortunatamente non si è trattato di nulla di grave. Ed infatti, in quella circostanza, per la seconda volta, si è sottoposto al tampone per verificare se avesse contratto o meno il Covid-19. Il risultato ha dato esito negativo.

Tanto è stata veloce la ripresa, che il commissario per l’emergenza è tornato nella sala della Protezione Civile per comunicare i numeri quotidiani dell’epidemia dopo soli 3 giorni dai sintomi febbrili patiti.

Infine Borrelli ha risposto alla domanda del giornalista su come potrebbe cambiare la vita della popolazione al termine dell’epidemia: “Temo che ripercorrere quel metro che oggi ci separa sarà molto difficile: con le necessarie pratiche di prevenzione ne abbiamo interiorizzato anche paure ed ansie, dovremmo essere abili a riavvicinarci all’altro gradualmente, senza perderne la fiducia, coltivando la tenerezza. Mi auguro – conclude Borrelli al Corriere della Serache possa riemergere un sentimento di comunità e che il bene comune torni ad avere la giusta quota di attenzione e di cura. Sarà la condizione indispensabile per dare un futuro di speranza alla nostra gente e soprattutto alle generazioni future“.

Leggi anche —> Coronavirus, aggiornamento Borrelli: 77.635 positivi, 12.428 vittime e 15.729 guariti

Il Commissario Angelo Borrelli ha, dunque, ribadito che in questo momento non bisogna abbassare la guardia. Rispettare le norme è di vitale importanza.

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