L’infettivologo Massimo Galli, tra i più rappresentativi dottori dell’ospedale ‘Sacco’ di Milano, parla in merito alla situazione Covid 19 Italia.
Il professor Massimo Galli, infettivologo dell’ospedale ‘Sacco’ di Milano, parla a Radio Capital della situazione Covid 19 Italia ed in particolar modo di quanto sta avvenendo in Lombardia. “Sembra che il contagio stia rallentando, c’è meno pressione sugli ospedali per fortuna. Ma questo non cambia niente ad oggi: la situazione resta difficile ed avere dati ufficiali rischia di finire in una interpretazione libera degli stessi, a causa di molti fattori. Bisogna ancora lavorare. Siamo anche certi che in Lombardia il numero dei contagiati sia molto più alto di quello ufficialmente comunicato dagli enti preposti”. La cifra, stando a quanto reso noto al 31 marzo 2020, è di 43.208 persone infette.
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Covid 19 Italia, Galli: “Bisogna comunque continuare a fare attenzione”
“Ma ce ne sono di più di contagiati, e questo spiega anche l’altrettanto elevato numero di morti, spropositato in relazione agli infetti ufficiali. I prossimi dieci giorni daranno delle risposte decisive per comprendere anche come muoverci in merito ad una possibile, graduale riapertura delle attività. Parlarne ora è prematuro, ma è anche giusto programmare. Quello che bisogna evitare è agire con fretta. La storia è ricca di episodi di riprese precoci che hanno avuto un disastroso effetto boomerang e quindi bisogna ragionare con dovizia di particolari prima di agire. La Cina ha chiuso i confini per evitare i casi di contagio di ritorno, e ha fatto bene”. Difatti da quelle parti i casi di infezioni da Coronavirus sul posto sono pari a zero. Gli unici casi positivi, negli ultimi dieci giorni, sono giunti tutti da persone rientrate dall’estero.
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Galli è moderatamente ottimista anche sulla tenuta dell’economia. “Il mondo si è ripreso dalla Seconda Guerra Mondiale, non penso che questa esperienza sarà in grado di replicare a quel disastro”.