Attilio Fontana, presidente della Regione Lombardia, ha detto a Radio Padania che bisogna prepararsi a un ritorno del Coronavirus a partire dal prossimo autunno.
Il presidente della Regione Lombardia, Fontana, è intervenuto ai microfoni di Radio Padania: “Alcuni scienziati ci hanno detto che il Covid 19 è un virus che ha attinenza con l’influenza. C’è quindi il rischio che alla ripresa del virus influenzale in ottobre e novembre prossimi ci possa essere anche una ripresa del Coronavirus. Occorre quindi prepararsi”. Attilio Fontana ha poi aggiunto: “Noi ci siamo preparati, la nostra risposta finora è stata una risposta alla drammatica improvvisa emergenza. La nostra sanità ha affrontato uno tsunami, partito con una violenza inaudita. La nostra sanità non è una delle migliori, è la migliore – afferma il governatore -. Se quello che è successo in Lombardia fosse successo altrove non so come sarebbe finita. Io sono orgoglioso”.
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C’è poi stato il quotidiano aggiornamento sulla pandemia del Covid 19 con Attilio Fontana che ha parlato a poche ore dalla polemica che vede lui e la sua giunta contrapposti al governo e ad alcuni sindaci dei capoluoghi della Lombardia. “I numeri di oggi sono in linea quindi sta accadendo quello che i nostri esperti avevano previsto. Occorre estrema attenzione e rispettare le indicazioni, altrimenti la linea di positività rischia di invertirsi”. Il governatore della Lombardia ha poi detto che nella giornata odierna invierà una lettera con le risposte scientifiche alle domande che gli hanno posto i sindaci, “nonostante le risposte già date più volte in occasione delle tante riunioni che ho fatto”, sottolinea Fontana.
“La Regione Lombardia si muove nel rispetto della scienza – ha ripreso il governatore -, non prende mai iniziative avventate. Per quanto riguarda i test sierologici, l’Università di Pavia sta valutando tutti i test in campo per capire quali siano quelli validi scientificamente. In questa direzione si è mosso anche Zaia, presidente del Veneto”. A proposito dei tamponi ai medici, Attilio Fontana ha dichiarato: “Stiamo rispettando con rigore le misure di Iss e Ministero della salute. Fra ospedali e Rsa gli operatori sono 500 mila, non si può pensare che si facciano i test da un giorno all’altro”.
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“Il governo – ha concluso Attilio Fontana – sta facendo tutto il possibile ma per ora credo che abbia fatto molto di più la Regione”.
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