Orrore in Ecuador. Scene drammatiche quelle vissute negli ultimi giorni dalla città di Guayaquil, la città che più di tutte le altre registra casi
L’Ecuador affronta la peggiore emergenza sanitaria legata alla pandemia di coronavirus Covid-19 in America Latina. Il paese sudamericano sta raggiungendo il numero di quasi 3.000 persone infette a livello nazionale. Il collasso del sistema funerario a seguito della crisi è così grande che il presidente dell’Ecuador, Lenín Moreno, ha dovuto formare una task force congiunta. L’obiettivo della squadra formata ad hoc è uno solo: seppellire tutti i defunti. Data la mancanza di ambulanze e capacità negli obitori, molti di loro sono stati semplicemente scaricati nelle strade, come si può vedere in un video drammatico circolante sui social network, in cui un gruppo di agenti di polizia prendono un cadavere da un camioncino e lo lasciano in una strada.
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Orrore in Ecuador, il caso Guayaquil
A Guayaquil sarebbero molti i morti in casa e lasciati nelle strade, o addirittura bruciati per eliminare possibilità di contagi. La paura dei cittadini unita alla lentezza e le difficoltà delle istituzioni di intervenire in tempo, ha gettato nel dramma più totale la popolazione. Uno scenario che ricorda la peste che colpì anche l’Italia nei secoli scorsi. Il capoluogo della provincia di Guayas registra 1.615 casi sul totale di 2.302 nel Paese. Il presidete del paese ha già escluso l’eventualità della fossa comune. Tutti avranno degna sepoltura, ha annunciato.
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Probabile, invece, la costruzione di un mausoleo, alla fine dell’emergenza, per ricordare le migliaia di vittime che in queste dure giornate stanno insanguinando e gettando nel dramma l’Ecuador.