Secondo il presidente dell’Istituto Superiore della Sanità, Brusaferro, siamo alla fase in cui il picco si mantiene costante: discesa vicina
Ormai è da giorni che si guarda alla curva dei contagi in attesa che qualcosa cambi, che inizi a scendere. Nel frattemo la tendenza del momento è un’altra. Secondo il presidente dell‘Istituto Superiore della Sanità, Busaferro, siamo alla fase in cui il picco si mantiene costante. Si chiama fase plateu che indica un momento in cui il picco è costante. Siamo sulla cima delle montagne russe, ma non è ancora il momento della discesa, detto in parole diverse. Importante è anche l’indice di contagiosità. Questo al momento è a 1. Indica quante persone può contagiare un malato di Coronavirus. Secondo il presidente questo valore deve scendere, con l’obiettivo finale di arrivare a zero. Per fare questo occorrono mesi e mesi. Per questo motivo bisogna proseguire con questa attenzione limitando i contatti sociali.
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Siamo alla fase plateu: ecco il test ricadute
L’obiettivo è non abbassare la guardia proprio adesso che la curva non sale più ma è stabile e non inizia ancora a scendere. In realtà, afferma il presidente, in alcune regioni come Lombardia e Marche, la discesa è già cominciata ma comunque va gestita. Gestione significa anche proseguire con i provvedimenti. E’ nelle mani di tutti il destino di questa emergenza. Abbassare la guardia quando non è ancora il momento significa rischiare di vanificare i sacrifici fatti fino ad ora. Concetto, questo, chiarito anche dal presidente del consiglio Giuseppe Conte. Altro punto importante riguarda le ricadute. .
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Sono necessari test per capire velocemente che tipo di anticorpi si generano e che effetti hanno sull’organismo per evitare eventuali ricadute. Per questo stiamo studiando un test.