Covid-19, in quanto spazio può contagiare uno starnuto infetto

Secondo uno studio uno starnuto infetto può provocare una nuvola che arriva fino a 8 metri e resiste abbastanza per infettare molta gente

Chi è più a rischio di complicazioni da Coronavirus e perchè
Sintomi influenzali (foto Pixabay)

Uno starnuto ai tempi del Coronavirus. Una vera iattura se capita di sentirne uno mentre si è in giro (ci si augura per necessità). Per questo motivo qualcuno ha pensato di studiare il caso e capire che potenza infettiva può avere uno starnuto infetto in termini di spazi che può conquistare. Una ricerca americana ha, in pratica, rivalutato le distanze, la diffusione e i parametri di prevenzione legate al nuovo Coronavirus. Secondo lo studio, infatti, uno starnuto è in grado di creare una nuvola che può raggiungere anche gli otto metri di distanza dal punto in cui è scaturito. In sostanza, in un luogo un poco affollato potrebbe fare danni incredibili. Le goccioline che emergono da uno starnuto sono di due categorie: piccole e grandi e gli effetti sono diversi.

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Starnuto infetto: i pericoli

Coronavirus
(Getty Images)

Questo tipo di distinzione, ancora oggi, rimane al centro dei sistemi di classificazione delle vie di trasmissione delle malattie respiratorie adottati dall’Organizzazione mondiale della Sanità e da altre agenzie. Tra queste ci sono ad esempio i Centri per il controllo e la prevenzione delle malattie. Le grandi tendono a depositarsi velocemente. Le piccole invece, sono le più pericolose perchè restano nell’aria.

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Coronavirus
(Getty Images)

Per quanto riguarda i tempi in cui le goccioline piccole, una sorta di nuvola di gas, restano in aria, lo studio è sconvolgente. Possono passare anche ore e solitamente seguono i flussi dei climatizzatori o dei sistemi di ventilazione dell’aria. Un pericolo enorme ai tempi del Coronavirus.

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