La sperimentazione dei farmaci è una soluzione che si sta rivelando efficace per contenere il Coronavirus. Una nuova scoperta per i pazienti
Non è facile arginare la tempesta Coronavirus che ha coinvolto il Belpaese. I medici, unici veri protagonisti sono alla ricerca di metodi efficaci per controllare a distanza l’evoluzione del nemico. L’infezione è un osso duro, perchè nasconde bene le carte e presta in maniera sorprendente il fianco a chi cerca di scovare i suoi punti deboli. Lo scetticismo che ruota attorno al Coronavirus ha evidenziato tempi lunghi per la ricerca di un vaccino in grado di eliminarlo. Dunque, l’unica strada percorribile al momento sembra la farmacologia. Oggi, il tentativo di scongiurare la terapia intensiva del paziente si aggrappa a medicinali come il “Tocilizumab”. La molecola di questo farmaco si è rivelata finora, la più efficiente sul campo, dimostrando di saper controllare il diffondersi della tempesta citochinica. Essa viene rilasciata sistema immunitario contro il nemico sconosciuto “Coronavirus” all’atto dell’insediamento.
Lo studio del farmaco antivirale ha mosso la Regione Lombardia a rivedere le carte in tavola e lanciare un’ulteriore iniziativa. Una terapia farmaceutica studiata da infettivologi e biologi dell’Università degli Studi di Milano. La preparazione ad hoc che interessa anche i pazienti domiciliari andrebbe ad aggiungere un altro mattone alla lotta al Coronavirus.
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Il pensiero rivolto ai pazienti ricoverati che lottano contro il Coronavirus all’interno degli ospedali si proietta anche a quelli di natura domiciliare. Gli studiosi lombardi rivelano una nuova terapia di farmaci che aiuta a prevenire le difficoltà nei pazienti a casa. La combinazione di idrossiclorochina, azitromicina e celecoxib potrebbe essere il crocevia atto a limitare la gravità dell’infezione da Coronavirus. Molecole ad azione anti-infiammatoria pensate per coloro che presentano complicanze aggiuntive. Il nuovo obiettivo da parte degli studiosi è evitare degenerazione in altre complicanze comuni come le aritmie cardiache, che potrebbero rendere vita facile all’insediamento del virus.
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La soluzione al problema sta nell’ipotesi di somministrare un paio di dosaggi al giorno di questi farmaci, nei soggetti domiciliari esposti a maggiori rischi. Un mix di potassio e magnesio prescritti dal medico di famiglia, che vanno a rafforzare le cellule del Sistema immunitario.
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