Intervenuto in collegamento con il programma de La7, L’Aria Che Tira, il direttore di ‘Libero‘, Pietro Senaldi, parla della lotta contro il Covid-19
Il direttore di ‘Libero‘, Pietro Senaldi, esprime dubbi sui piani del Governo per uscire dall’emergenza Covid-19. Secondo il giornalista, l’esecutivo dovrebbe “trovare delle strategie efficaci” per sconfiggere il virus. Altrimenti continuando su questa strada – è l’opinione di Senaldi – non ci sarebbe alcuna possibilità di sconfiggere il Covid-19.
Questo lo scenario prospettato dal direttore del quotidiano che avverte su ciò che potrebbe succedere. Innanzitutto Senaldi premette che stando nelle proprie abitazioni si contengono sia i contagi che le morti. Al tempo stesso però l’uomo avvisa che si dovrebbe anche cominciare a pensare a due circostanze.
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Covid-19, Senaldi invita il Governo a pensare a come risolvere due possibili problemi
Uno: a che cosa fare per evitare che si debba stare chiusi a casa per ulteriori tre anni. Due: a come scongiurare una possibile seconda ondata. In questo senso il direttore di ‘Libero’ vedrebbe alcune carenze ad ogni livello della macchina organizzativa.
Sempre in collegamento con la trasmissione de La7, L’Aria C’è Tira, Senaldi porta un chiaro esempio, quello di una precedente epidemia, l’Influenza Spagnola. In questo caso – ricorda il giornalista – “l’ondata più letale della peste ‘manzoniana’ è stata la seconda, noi non abbiamo finito neanche la prima“. Sì dovrebbe quindi cominciare a pensare a come convivere con il Covid-19.
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Per il direttore di ‘Libero’ non sarebbe casuale il fatto che “in Germania il jogging è consentito, i genitori sono invitati a portare fuori i figli, gli esercizi commerciali sono aperti, eppure hanno meno morti“. Una routine destinata a cambiare anche in Italia?