Una bambina di 5 anni, affetta da gravi patologie, è deceduta in un ospedale in Alto Adige dopo essere stata colpita dal Covid-19.
Tra le ultime vittime registratesi in Italia a causa dell’epidemia da Covid-19 c’è anche una bambina di soli 5 anni. La piccola, che era affetta da gravi patologie per le quali era in cura da tempo, è deceduta nella giornata di ieri, giovedì 2 aprile, in un ospedale in Alto Adige dove si trovava ricoverata dopo essere stata colpita dal coronavirus. Si tratta della vittima più giovane in Italia di coronavirus.
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Una bambina di soli 5 anni è deceduta in Alto Adige colpita dal coronavirus. La piccola, originaria di Vipiteno, nella provincia autonoma di Bolzano, è morta in un ospedale in Alto Adige, dove si trovava ricoverata. La bambina, come riporta la stampa locale e la redazione dell’agenzia Ansa, era affetta da altre patologie molto gravi per le quali era in cura da tempo. Dopo aver contratto il coronavirus le sue condizioni sono peggiorate e ieri, giovedì 2 aprile, il suo cuore ha smesso di battere. La piccola di Vipiteno è la vittima più giovane d’Italia provocata dall’epidemia da coronavirus che ha messo in ginocchio il Paese intero da settimane.
Secondo gli ultimi dati, forniti ieri dal commissario per l’emergenza Angelo Borrelli, i casi attualmente positivi in Italia sono saliti a 83.049, mentre il bilancio complessivo dei decessi è arrivato a 13.915. Nella provincia autonoma di Bolzano ad oggi sono 1.160 le persone positive al coronavirus, mentre 129 i morti, di cui 13 registrati solo tra mercoledì e giovedì e tra questi vi è anche la piccola di Vipiteno.
L’amministrazione locale per cercare di arginare il contagio, oltre alle misure di contenimento già attive secondo i decreti emanati dal Governo italiano, ha deciso di introdurre un nuovo obbligo. Il governatore Arno Kompatscher, come riporta la redazione dell’Ansa, nelle prossime ore firmerà un nuovo decreto che introduce l’obbligo di coprire naso e bocca in caso di incontri fuori dall’ambiente familiare, soprattutto nei negozi.
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Kompatscher spiegando che non sono previste multe ha affermato in merito: “Mascherine e scaldacollo non escludono al 100% un’infezione, ma riducono notevolmente il rischio di contagio. Si tratta di un dovere civico”.
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