Il presidente dell’Istat Gian Carlo Blangiardo ha rilasciato un’intervista alla redazione di Avvenire parlando dell’epidemia da Covid-19 che ha colpito l’Italia.
Nonostante l’emergenza coronavirus, l’Istat (Istituto nazionale di statistica) continua a fornire i dati in merito all’epidemia che possono essere d’aiuto ai virologi. Attualmente l’Istat è impegnato nella collaborazione con il ministero della Salute nelle indagini che poi possano servire a contrastare l’epidemia diffusasi in Italia. In merito ha rilasciato un’intervista alla redazione di Avvenire il presidente dell’Istituto Gian Carlo Blangiardo.
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“Stiamo collaborando intensamente con il ministero della Salute per costruire indagini sul campo che ci aiutino a vedere la parte sommersa dell’iceberg Covid“. Così il presidente dell’Istat Gian Carlo Blangiardo, intervistato dalla redazione di Avvenire, ha spiegato come l’istituto sia a lavoro contro l’epidemia che ha colpito il nostro Paese da oltre un mese. Blangiardo entrando nel dettaglio spiega che l’Istat sta adesso studiano con una procedura non tradizionale gli asintomatici: “Si tratterà – riporta Avvenire- di cogliere un campione molto ampio e rappresentativo della popolazione italiana, che sarà analizzato con procedure sanitarie: tamponi, esami del sangue. Cercheremo di capire anche il cosiddetto effetto gregge”.
Il presidente poi parla della mortalità del virus che colpisce prevalentemente le persone anziane definendo il virus come una sorta di “terribile processo di selezione naturale che elimina i soggetti deboli”. “La chiamo – prosegue Blangiardo- la maledizione degli anni pari: il 2019, come tutti gli anni dispari, ha visto una regressione dei decessi. L’anno pari inizia bene, ma poi arriva marzo, con un virus che falcia coloro che la morte aveva risparmiato“.
Il presidente poi si sofferma sui dati, affermando i decessi verificatisi per Covid-19 a marzo di quest’anno in Italia (12.352) risulterebbero inferiori a quelli dovuti a patologie polmonari registratisi nel marzo 2019 e del 2018, rispettivamente 15.189 e 16.220. Per quanto riguarda la natalità, Blangiardo dichiara: “Temo un effetto Chernobyl, una preoccupazione che disincentiva la natalità. Ma qui -riporta Avvenire– parla il demografo, non il presidente dell’Istat, perché dati statistici ancora non ce ne sono“. Infine alla domanda su quale possa essere l’impatto economico causato dalle misure di contenimento, Blangiardo spiega che è ancora in fase di valutazione aggiungendo che in questo momento le misure avrebbero coinvolto 2,2 milioni di imprese, ossia il 48,8% del totale, e 7 milioni di addetti con “un valore aggiunto annuo di poco meno di 300 miliardi”.
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Secondo l’esperto, dunque, è ancora presto per una valutazione precisa su quanto possa aver influito l’epidemia sull’economia italiana. Blangiardo, però, su una cosa è certo: “C’è poco da stare allegri. L’epidemia Covid-19 è intervenuta in un momento in cui in Italia la fase di ripresa ciclica perdeva vigore. Questo per via della Brexit, dei dazi statunitensi e del rallentamento della domanda tedesca“.
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