Coronavirus, le scuse più assurde accampate dagli italiani nelle autocertificazioni

Nonostante i divieti imposti per contenere il contagio da Covid-19 sono numerosi gli italiani che pur di uscire da casa accampano scuse assurde incorrendo poi in denunce e sanzioni.

Carabinieri
Carabinieri (Getty Images)

Agli italiani, si sa, la creatività non manca. Eppure in un momento del genere non è affatto il caso di improvvisarsi cabarettisti. All’agente delle Forze dell’Ordine che effettua un controllo, una motivazione strampalata non strappa un sorriso. Come i medici, anche loro ogni giorno si trovano in trincea, a contatto con centinaia di persone che potenzialmente potrebbero veicolare il virus.

Da ogni parte d’Italia, nonostante il drammatico frangente, giungono notizie sulle più assurde scuse riportate nelle autocertificazioni. Da Nord a Sud l’inventiva non manca.

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Covid-19 le scuse più assurde riportate nelle motivazioni dell’autocertificazione

Carabinieri
Carabinieri (Getty Images)

Il dato è chiaro, nel corso di questa settima, in 24 ore si sono registrate più denunce che contagi. Denunce, ovviamente, per violazione del Dpcm che ha imposto limitazioni negli spostamenti. Questi ultimi, infatti, se non giustificati da validi motivi sono proibiti e conducono a severe sanzioni. Ma alcuni italiani pare proprio non siano spaventati né dal virus né dalla legge. In molti si sono avventurati in strada senza un motivo, o meglio. Un motivo ce l’avevano, ma è era del tutto strampalato. Le segnalazioni arrivano da ogni parte d’Italia.

Stando a quanto riporta la redazione di Giornalettismo.com, la fantasia di alcuni ha superato il limite. In provincia di Macerata, un uomo è stato denunciato dopo essere stato trovato in una stazione di rifornimento a bere una birra. Avrebbe riferito di trovarsi in loco per effettuare rifornimento alla propria auto, purtroppo però era senza macchina. A Torino un uomo è stato sanzionato dalle Forze dell’Ordine per aver addotto una motivazione sui generis. L’uomo avrebbe scritto nella sua autocertificazione di trovarsi nel capoluogo piemontese perché è lì che aveva tre fidanzate con cui voleva intrattenere rapporti sessuali. A Palermo un altro creativo. Stava andando a fare la spesa in un supermercato distante 25 km dalla sua abitazione perché aveva la tessera con i punti in scadenza in quel punto vendita.

Stamane a Napoli, la dirigente della Questura Francesca Fava, intervistata dalla trasmissione Mattino Cinque, ha invece reso note le scuse più assurde sino ad ore registrate nel capoluogo partenopeo. Tra queste, quelle di un uomo che asseriva di essere uscito di casa per far pace con la fidanzata. O ancora, quella di un cittadino che con la scusa di portare fuori il cane si era allontanato di molti chilometri dalla propria abitazione.

Ma non finisce qui. Stando a quanto riferisce Il Fatto Quotidiano, c’è stato anche chi ha avuto l’impellenza di uscire per giocare una schedina.

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Chi addirittura è giunto ad affermare di essere uscito di casa per diventare famoso. Ed ancora, chi da Napoli si è recato in Abruzzo per andare a pescare.

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