Covid-19, l’esperto: “Vi dico quanto tempo occorre per la scomparsa dell’epidemia”

In un’intervista alla redazione de Il Tempo, il virologo Andrea Crisanti ha parlato della possibile durata dell’emergenza Covid-19 che sta affrontando l’Italia.

Coronavirus
(Getty Images)

Il virologo Andrea Crisanti, direttore dell’Unità complessa diagnostica di Microbiologia a Padova ha rilasciato nei giorni scorsi un’intervista alla redazione de Il Tempo per parlare dell’emergenza coronavirus e della sua possibile durata. Il Governo ha fissato come termine per le misure di contenimento il prossimo 13 aprile, ma secondo il virologo potrebbero servire altri 4 mesi. Inoltre, Crisanti ha parlato anche delle tempistiche che potrebbero essere necessarie per arrivare ad una cura che possa sconfiggere il Covid-19. Ad oggi in alcuni ospedali viene utilizzato un farmaco per l’artrite reumatoide in fase sperimentale. In altri casi un cocktail di farmaci, comprendete anche un medicinale contro l’Hiv.

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Covid-19, il virologo Andrea Crisanti sulla durata dell’emergenza: “Se aspettiamo che l’epidemia sia completamente scomparsa si tratta di aspettare almeno altri quattro mesi”

Covid-19
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Non si può dare una data ma bisogna prepararci per quella data. Se aspettiamo che l’epidemia sia completamente scomparsa e che non ci siano più casi qui si tratta di aspettare almeno altri quattro mesi, se tutto va bene“. Così si è espresso il virologo Andrea Crisanti, in un’intervista nei giorni scorsi alla redazione de Il Tempo, parlando della possibile durata dell’emergenza. Secondo il direttore dell’Unità complessa diagnostica di Microbiologia a Padova bisogna identificare il rischio accettabile e capire come possa essere mitigato poiché se si dovesse riaprire il Paese tra un mese senza fare nulla, l’emergenza potrebbe ricominciare da capo.

Secondo l’esperto virologo non essendo possibile modificare l’intensità del rischio è necessario concentrarsi sulla probabilità che questo possa accadere. La probabilità, spiega Crisanti, come riporta Il Tempo può essere modificata in tre modi: “Il primo aumentando i dispositivi di sicurezza a disposizione delle persone che lavorano e si recano in fabbrica. In secondo luogo bisogna avere dati precisi su chi va a lavorare, su chi non va e su chi rimane a casa. Bisogna tracciarla questa gente. Infine, bisogna potenziare al massimo la nostra capacità diagnostica sia nel fare i tamponi sia nel fare il dosaggio degli anticorpi. Capire chi ha sviluppato la malattia, identificare nelle fabbriche e nei luoghi di lavoro chi è positivo e chi è asintomatico”.

Il virologo ha poi concluso le sue dichiarazioni parlando della cura per il Covid-19, per la quale potrebbero essere necessari dai due ai quattro anni e nel frattempo si assisterà ad una ripresa graduale.

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Tempi lunghi, ben oltre quelli fissati ad oggi dal Governo, dunque secondo il virologo, per sconfiggere del tutto l’emergenza che sta mettendo in ginocchio il Paese da ormai oltre un mese e che ha provocato oltre 15mila morti solo in Italia.

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