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Paziente uno guarito dal coronavirus: “La fine di un incubo”

Paziente uno guarito dal covi-19: “La fine di un incubo”

È durata per quaranta giorni la quarantena forzata di Roberto Perruccio, il 44enne di Torre del Lago che per primo in tutta la Versilia è risultato positivo al covid-19. Il Paziente Zero da ieri è finalmente guarito dal terribile virus. Il suo stato d’animo adesso è un misto di felicità, per ciò che si è lasciato alle spalle, ma anche di rabbia: “Perché i positivi al coronavirus che non vengono ospedalizzati lasciano le proprie vite nelle mani della fortuna”.

Il paziente uno guarito dal covid-19

Coronavirus (Getty Images)

La terribile esperienza di Roberto è cominciata il 22 febbraio scorso, dopo un tour lavorativo fra Milano, Rimini e Torino, poi si palesarono i primi sintomi. “Avevo la febbre a 38 e così chiamai il 118. Mi risposero di star sereno e che, non essendo stato in Cina, non era il caso di fare il tampone”. Così, tranquillizzato, passò il weekend con il proprio bambino di dieci anni senza immaginare di avere il virus. addosso. Poi il lunedì fu colto da un senso di vertigine accompagnato da gambe molli, emicrania e perdita di gusto. “Poi con la febbre a 39,5 decisi di chiamare il 118 e dichiarai che l’azienda per la quale lavoro ha dei magazzini a Vo’ Eugeneo. Aggiunsi anche cosa non vera, che ero stato recentemente a Vo’, riuscendo a far sì che il mio caso venisse considerato con la massima urgenza. Grazie a questa bugia mi presero in considerazione. Viene attivata la proceduta per il tampone e mi viene detto di richiamare solo in caso di grave crisi respiratoria, perché il protocollo impone di attendere i risultati del test prima di prendere questa decisione”. Ora che è guarito, è felice di poter dire di essere tornato alla vita.

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(Getty Images)

“Finalmente, con otto chili di meno, torno a vivere. Una volta risolti alcuni problemi burocratici, potrò tornare ad abbracciare i miei cari e soprattutto mio figlio. Mi sento fortunato ma rimane l’amaro in bocca per aver dovuto mentire per attirare l’attenzione di un sistema distratto e impreparato”.

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