Ospite da Fazio la ministra dell’Istruzione ha affrontato tutti i problemi inerenti la scuola e l’emergenza Covid-19 . Dal ritorno sui banchi alla maturità senza nascondere i dubbi sulle difficoltà del ritorno a settembre: “Penso al problema atavico alle classi pollaio”
“La politica sarà ancora più prudente della scienza perché mai e poi mai metteremmo a rischio la vita degli studenti”. È così che la ministra dell’Istruzione Lucia Azzolina ha fugato ogni dubbio, ieri, in diretta nel programma di Fabio Fazio su Rai2, Che tempo che fa, sul ritorno a scuola.
Incalzata dal presentatore che le ha fatto più volte domande specifiche e mirate, la ministra ha ribadito ancora una volta che si tornerà sui banchi solo quando ci saranno le condizioni adatte e sicure per i giovani.
Non c’è una data prefissata da parte del governo per decidere se e quando si ritornerà a scuola ha ribadito la Azzolina. Niente di già stabilito con paletti e scadenze.”Non ci siamo dati una data” ha precisato in diretta da Fazio. Si ritornerà a scuola solo quando “avremo la certezza che i nostri figli, i figli degli italiani, saranno al sicuro” ha ribadito la titolare del dicastero dell’istruzione.
Tra i nodi da sciogliere quello della Maturità 2020. Già decisa la commissione interna per agevolare gli alunni ma anche docenti che continuano a portare avanti il programma scolastico, ci si interroga sui promossi e bocciati. Nei giorni scorsi infatti, sempre dal Governo, è arrivata la conferma che tutti gli studenti saranno ammessi alla Maturità ma questo non significa “essere promossi” ha messo fin da subito i paletti la Azzolina.
“Saranno tutti ammessi perché non abbiamo la certezza matematica di essere arrivati al 100 per cento degli studenti con la didattica a distanza” ha asserito la ministra. Diversi infatti gli scenari che insieme al suo team sta valutando per gli esami di Stato. Tutti però per garantire un “esame serio” ha puntualizzato.
Se si tornasse in classe il 18 maggio, tra le date di massima scadenza palesate, ci sarebbe una commissione tutta interna ed il presidente esterno. Tra le prove quella classica di italiano e la seconda prova preparata, invece, dalla commissione interna. Se invece non si tornerà a scuola, “gli esami saranno con un’unica prova orale” ha annunciato la Azzolina.
La ministra dell’Istruzione ha dato specifiche anche sulla didattica a distanza, un grande mezzo che sta permettendo che l’anno scolastico prosegua nel migliore dei modi pur restando a casa in piena emergenza Covid-19.
“La maggioranza prepara la fine di questo anno scolastico che non sarà perso grazie alla didattica a distanza” ha sottolineato. Non ha nascosto che il Governo si sta preparando anche per affrontare il prossimo anno fuori dalle aule. La Azzolina non ha nascosto, infatti, che il Governo ha già vagliato alcune ipotesi per il prossimo autunno. “C’è il problema delle classi pollaio – ha detto la ministra – dove è impossibile mantenere la distanza di sicurezza”.
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Non ha dato conferma però ancora per il momento di cosa ne sarà a settembre della scuola tradizionale ma ha ammesso di lavorare con lo staff del Ministero “a tutti gli scenari” anticipando che oggi in Consiglio dei ministri si discuterà di “un decreto che farà riferimento anche a questi aspetti”.
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