Covid-19, ci sono i compiti a casa anche per i più piccoli

Da Roma parte l’iniziativa per dare idee e spunti ai genitori su lavori e attività che coinvolgono i bambini del nido ora che sono a casa per l’epidemia Covid-19

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Bambini nido (paginemamma.it)

Ci si organizza per i compiti a casa, al tempo del Covid-19, anche nei nidi. Sostegno da parte delle maestre anche ai bambini più piccoli, quelli dai 3 ai 36 mesi, che in periodo di quarantena non vengono lasciati soli.

Un programma settimana per i genitori ed i loro piccoli per dare loro degli spunti e delle idee su come affrontare la giornata e tenere impegnati i loro piccoli.

Non solo tempo insieme speso a giocare, a fare coccole e a guadagnare tutto il tempo perso fino ad ora. Per i bambini di Roma e nello specifico quelli che frequentano l’asilo La mia casetta il filo con le insegnati non si interrompe con il coronavirus. Seppur distanza una sorta di quotidianità va mantenuta. È per questo che le insegnanti hanno lanciato i compiti a casa anche per il nido.

È stato un successo – ha detto all’Ansa Caterina Misiti – perché mentre noi siamo abituati per lavoro ad avere chiaro ogni giorno cosa fare con i nostri piccoli, i genitori paradossalmente molto meno”.

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Con la loro iniziativa le maestre hanno voluto dare un contributo alle famiglie concedendo loro idee diverse per ogni settimana. Tra questa anche alcune ricette che consentono ai genitori di fare “giochi alla portata delle stanze dei bambini” come la pasta al sale, creazioni con colori e carta. Insomma “invenzioni che danno loro meraviglia come il sale che magicamente si colora e poi anche motricità con percorsi da fare in casa utilizzando il nastro adesivo per delimitarlo” ha spiegato l’insegnante.

Covid-19, oltre i compiti anche i video

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Bambini nido (cdt.ch)

Uno scambio costante quello proposto dalle maestre del nido romano al tempo del Covid-19 che si attiva non solo con i genitori tramite l’invio dei compiti ma anche con i piccoli. Sono arrivati, infatti, anche i video con i quali le educatrici si sono rivolte ai bambini. Il filo diretto così non è venuto meno nemmeno tramite il contatto visivo.

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È così che le educatrici continuano a sentirsi “utili anche a nido chiuso, e rette non incassate” ha detto Caterina Misiti. Ma i genitori sono felici di essere guidati da chi con i loro figli ci trascorreva, fino a poche settimane fa, tutta la giornata.

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Bambini intenti a scrivere (foto Pixabay)

Non nascondono però le maestre che le abitudini, in casa, per i bambini sono cambiate. “Spesso salta il riposino” e se all’inizio c’è stata felicità per i bambini ora cominciano ad arrivare noia e stanchezza.

 

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