Il farmacologo Silvio Garattini, presidente dell’Istituto Mario Negri di Milano ha rilasciato un’intervista ai microfoni di Circo Massimo, trasmissione radiofonica in onda su Radio Capital: l’esperto ha parlato dei tempi che ci vorranno per avere il vaccino contro il Covid-19.
Silvio Garattini, presidente dell’Istituto Mario Negri di Milano ha rilasciato un’intervista ai microfoni di Circo Massimo trasmissione radiofonica in onda su Radio Capital. Il farmacologo ha rilasciato alcune dichiarazioni in merito all’attuale fase che mostra una leggera deflessione della curva dei contagi e circa il vaccino.
Leggi anche —> Coronavirus, aggiornamento Borrelli: 91.246 positivi, 15.887 vittime e 21.815 guariti
Covid-19, Silvio Garattini: dalla deflessione della curva dei contagi al vaccino
Stando agli ultimi dati comunicati dalla Protezione Civile, in questi giorni si sarebbero registrati meno ricoveri, soprattutto in terapia intensiva. Il Presidente dell’Istituto Superiore di Sanità, Silvio Brusaferro avrebbe riferito che al momento il virus sarebbe nella sua fase calante. A commentare tali dati è intervenuto Silvio Garattini, il quale ha rilasciato un’intervista ai microfoni di Circo Massimo trasmissione radiofonica in onda su Radio Capital.
“Questi sembrano essere i dati disponibili. Il dato più significativo è quello della diminuzione dei ricoveri. Sembra, quindi, diminuito il contagio. È un dato positivo, speriamo che continui” così il farmacologo e presidente del Mario Negri ha commentato la positiva circostanza. Ma nonostante i dati consegnino un quadro in netto miglioramento non bisogna abbassare la guardia, afferma l’esperto: “Questo potrebbe essere negativo. Bisogna dare comunicazione che le cose migliorano e continueranno a migliorare se manteniamo questo atteggiamento“.
Seconda ondata di contagi da Covid-19: ipotesi plausibile
Silvio Garattini ha poi dato riscontro ad un annoso quesito, ossia se proprio come in Asia potrebbe esserci una seconda ondata e se sì come sarà possibile fronteggiarla. Sul punto il farmacologo è chiaro: “Bisogna cercare di non allentare troppo i comportamenti. Non si può stare per tutto l’anno chiusi in casa. Quello che bisogna fare – ha affermato ai microfoni di Circo Massimo– è di mantenere qualche tipo di differenza rispetto a prima. Ci sarà una seconda ondata, dovremmo trovare una soluzione. Una soluzione è quella di identificare chi ha sviluppato anticorpi. Questi – ha proseguito Garattini- sono nella posizione di non essere infettati e di non infettare. Tutte le persone con anticorpi potrebbero tornare a lavorare ed esercitare le proprie funzioni”. Al momento, l’unico modo per testare gli anticorpi sono i test sierologici che però andrebbero effettuati su vasta scala. “Ci sono tante metodologie, bisogna che si cerchi di attivare tutta la stessa. Al momento – ha detto Garattini a Circo Massimo– non è facilissimo, questo però in alcune regioni è già cominciato. In Toscana fanno già queste analisi“. Un’operazione difficile se si pensa che ad oggi i laboratori che li eseguono sono molti, che però a causa dell’emergenza non posseggono una sorta di “unico certificato di garanzia” come l’ha definita il conduttore della trasmissione. Silvio Garattini ha risposto affermando che “in emergenza si accettano anche le cose che non sono perfette“.
Covid-19, Silvio Garattini: “Vaccino pronto a fine anno”
Una circostanza che continua a destare molta preoccupazione è il fatto per cui la gestione differente da Paese in Paese dell’emergenza possa essere un deterrente per la riapertura delle frontiere. Alcune Nazioni hanno, infatti, differentemente dall’Italia, sottovalutato l’emergenza, ciò potrebbe determinare che una volta annientato il virus nel Bel Paese qualche avventore possa riportarlo alla ribalta. Il farmacologo Silvio Garattino ai microfoni di Circo Massimo ha dichiarato: “Bisognerà prendere precauzioni, perché i vari paesi non sono tutti allo stesso livello. Bisognerà stare attenti. Evitare che ciò che abbiamo risolto qui ce lo riportino altri. I tempi saranno lunghi, in attesa che arrivi il vaccino o qualche farmaco”. È proprio sul vaccino che si catalizza l’attenzione. Sul punto Garatttini ha dichiarato: “Ci sono oggi molti centri. Ci sono ben 41 vaccini in preparazione a livello mondiale. Alcuni hanno iniziato la sperimentazione animale. I tempi sono ragionevoli, probabilmente per la fine dell’anno“. Ovviamente la scoperta di un vaccino potrà essere risolutiva se e soltanto se vi sarà un’organizzazione nella distribuzione. “Bisogna prepararsi: se il vaccino arriva prima in un paese x, non arriverà subito nel paese y. Serve un centro europeo che, quando un vaccino sarà pronto, possa fare in modo – ha aggiunto Garattini- di trasferirlo per la produzione in altri paesi”.
Leggi anche —> Dall’ospedale di Ginevra: “Non esagerate con il paracetamolo”
Come già detto in precedenti interviste il presidente dell’Istituto Mario Negri ha ribadito che all’inizio il vaccino non ci sarà per tutti.