Covid-19, il premier Johnson ricoverato in terapia intensiva

Si sono aggrate le condizioni del primo ministro britannico affetto da Covid-19. Downing Street aveva comunicato del ricovero in ospedale sotto consiglio del medico e in “via precauzionale”

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Boris Johnson (Getty Images)

Si sono aperte le porte dell’ospedale, ieri in tarda serata, per il premier britannico Boris Johnson. Dieci giorni dopo aver fatto sapere di essere risultato positivo al Covid-19, Johnson è stato ricoverato in un ospedale di Londra, inizialmente “in via precauzionale”. Lo ha fatto sapere Downing Street specificando che “su consiglio del suo medico” il primo ministro britannico è stato ricoverato “per delle analisi”.

E’ arrivata però questa mattina la precisazione che i medici hanno ritenuto importante ricorrere al ventilatore polmonare. Lo sostiene Ria Novosti citando due fonti del sistema sanitario nazionale (Nhs).

E’ una misura precauzionale, avevano detto da Downing Street solo perché Johnson “continua ad avere persistenti sintomi del coronavirus”. Ma qualcosa è andato storto e le condizioni del premier hanno richiesto l’accesso in terapia intensiva.

Tutto questo mentre la Regina Elisabetta parlava alla nazione per la quarta volta in 68 anni di regno.

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È così che Johnson risulta essere il primo leader mondiale ad essere stato ricoverato per coronavirus. Downing Street mantiene la cautela ma per molti la scelta del ricovero indica che la situazione non migliora. Così che il premier passa dall’auto-isolamento all’ospedale. In questi dieci giorni Johnson era apparso più volte in pubblico, sia in video mandando dei messaggi alla nazione che all’aperto affacciandosi alla sua porta di Downing Street per applaudire dottori e infermieri della sanità pubblica che in questi giorni stanno lavorando in prima linea contro il coronavirus nel giorno in cui l’Inghilterra tutta li ha voluti omaggiare.

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Covid-19, le strategie del premier gli si rivoltano contro

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Johnson (GettyImages)

Proprio ieri il “Mail on Sunday” aveva pubblicato le ultime istantanee che ritraevano il numero 11 di Downing Street evidenziando come il primo ministro inglese non ha mollato ma è apparso molto provato tra occhiaie ed un evidente pallore in viso. Il titolo del giornale “Il virus ha distrutto Boris come un martello” sembra quasi essere stato profetico.

Johnson sta subendo in prima persona gli effetti del Covid-19. Proprio lui che all’inizio aveva sottovalutato la cosa. Non solo si vantava di “stringere le mani a tutti” ma non ammetteva nemmeno l’efficacia delle misure restrittive. Ha fatto scalpore, infatti, una delle sue prime linee di azione affermando che era necessario che il virus si diffondesse per arrivare all’immunità di gregge.

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E la situazione è degenerata per il premier perché ci potrebbe essere la possibilità che anche la sua fidanzata e futura moglie, Carrie Symonds, potrebbe aver contratto il coronavirus.

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Boris Johnson (GettyImages)

Ieri ha ammesso, infatti, di avere da alcuni giorni i sintomi del Covid-19. La donna di 32 anni è in dolce attesa, al sesto mese, del figlio del premier e si è trasferita nella residenza estiva dei capi di governo britannico, a Chequers.

 

 

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