L’Italia è pronta a monitorare gli spazi pubblici, Il viceministro Sileri: “Forse potremo cominciare a uscire tra qualche settimana”
Si pensa ormai da giorni alla cosiddetta fase 2 dell’emergenza coronavirus. La fase 1 legata al blocco del contagio necessario per consentire agli ospedali di curare i contagiati iniziali, prima che si conoscesse il’infezione in Italia. Ora che vengono man mano curati e gestiti dalle strutture sanitarie i primi contagiati, è necessario pensare alla fase di convivenza. Purtroppo non è possibile restare chiusi in casa e con le attività ferme fino a quando non si trova un vaccino. Si studiano, così, già da giorni metodi per gestire la convivenza. Tra questi vi è il monitoraggio degli spazi pubblici attraverso un sistema satellitare. La Protezione civile ha attivato il programma di osservazione satellitare Copernicus per mappare strutture sanitarie e aree di raduno.
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Si potrà uscire con il Copernicus
L’obiettivo della tecnologia è il monitoraggio del territorio, delle attività e degli spazi pubblici durante l’emergenza del Covid-19. In tal modo sarà possibile tenere sotto controllo la situazione e gestire i nuovi contagi in maniera consona a permettere alle strutture sanitarie di poter affrontare i malati. A tal proposito e in merito alle riaperture, ha parlato il viceministro Sileri: “Forse potremo cominciare a uscire tra qualche settimana“. Non è chiaro, tuttavia, in che termini il sistema Copernicus sarà utile a gestire gli spostamenti.
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Intanto potrebbe essere un modo per controllare le graduali aperture. Capire man mano che si riaprono le varie tipologie di attività come si creano gli assembramenti e in relazione ad essi se e in che misura nascono nuovi contagi.