Covid-19, 94 i medici e 26 gli infermieri che hanno perso la vita dall’inizio dell’epidemia

Cresce il bilancio delle vittime tra il personale sanitario italiano che sta fronteggiando l’emergenza Covid-19 da diverse settimane.

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Si aggrava ancora il bilancio delle vittime tra il personale sanitario italiano che ormai da oltre un mese sta affrontando in prima linea la battaglia contro il coronavirus. Ad oggi, secondo i dati forniti dalla Federazione nazionale degli ordini dei medici (Fnomceo), sarebbero 94 i medici e 26 gli infermieri che hanno perso la vita dall’inizio dell’epidemia nel nostro Paese. In occasione della Giornata Mondiale della Salute che ricorre, oggi, martedì 7 aprile, il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella ha voluto rivolgere un messaggio proprio a tutto il personale sanitario.

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Covid-19 Italia|si aggrava il bilancio delle vittime tra il personale sanitario, Mattarella: “Molti hanno pagato con la vita il servizio prestato ai malati”

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L’epidemia da Covid-19 che ha colpito il nostro Paese ha provocato in poco più di un mese oltre 16mila vittime. Tra queste vite spezzate dal virus ci sono anche quelle del personale sanitario che da settimane affronta un’emergenza mai vista prima. Ad oggi, secondo i dati pubblicati sul proprio sito dalla Federazione nazionale degli ordini dei medici (Fnomceo), i medici che hanno perso la vita dall’inizio dell’epidemia sono 94. Gli ultimi in ordine cronologico sono Giancarlo Orlandini, Luigi Ravasio, Antonio Pouchè, Lorenzo Vella e Mario Ronchi. Si aggrava anche il bilancio dei decessi tra gli infermieri che è salito, secondo quanto riferito dalla Federazione Nazionale Ordini Professioni Infermieristiche (Fnopi), a 26, mentre sono 6.549 i contagiati, con un incremento di 1.049 in più rispetto a sabato scorso.

In occasione della Giornata Mondiale della Salute, che ricorre proprio oggi, in un momento così delicato, il Presidente della Repubblica ha scritto una nota sul sito del Quirinale rivolgendo un messaggio anche un pensiero al personale sanitario. “La Giornata Mondiale della Salute -scrive il Capo dello Stato- ricorre quest’anno mentre l’intero pianeta è chiamato ad affrontare una pericolosa pandemia, causata da un virus ancora per molti aspetti sconosciuto e assai temibile soprattutto per la popolazione più anziana e le persone deboli, già affette da pregresse patologie“. In merito al personale sanitario in prima linea, il Presidente afferma: “Le vicende drammatiche di questi giorni hanno mostrato di quanta generosità, professionalità, dedizione sono capaci gli operatori sanitari. Il nostro pensiero grato e riconoscente va alle infermiere e agli infermieri in prima linea, e con loro a tutti i medici degli ospedali e dei servizi territoriali, agli assistenti, ai ricercatori, a quanti operano nei servizi ausiliari: li abbiamo visti lavorare fino allo stremo delle forze per salvare vite umane e molti di loro hanno pagato con la vita il servizio prestato ai malati“.

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Il Capo di Stato ha poi concluso affermando che i Servizi Sanitari Nazionali rappresentano uno dei capisaldi essenziali delle comunità, ma le strutture non basterebbero senza l’umanità di chi opera al loro interno: “Per questo il ringraziamento di oggi deve tradursi in un sostegno lungimirante e duraturo da parte delle nostre comunità“.

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