Perchè i tedeschi sono contrari agli eurobond e insistono per ritoccare il Mes o la Bei? La Germania, al momento, sembra disponibile a tutto salvo che a vagliare la possibilità di condividere il debito.
La Germania si dichiara ad oggi disponibile a fare tre cose: la prima è sospendere il Patto di Stabilità di modo da permettere di aumentare la spesa pubblica nazionale. La seconda è intervenire su Mes (Meccaniscmo Europeo di Sabilità) oppure sulla Bei (Banca Europea per gli Investimenti). Infine, costituire un fondo di tutela per la disoccupazione (il progetto Sure).
Questo è quanto si deve desumere dalla posizione che la Germania, attraverso la cancelliera Angela Merkel e i ministri delle Finanze Olaf Scholz e dell’Economia Peter Altmaier, ha illustrato durante la recente conferenza stampa.
Gli eurobond dunque non sono un’opzione per i tedeschi ma non per ragioni ideologiche bensì perchè il processo di emissione di un titolo di stato europeo richiederebbe tempi troppo estesi.
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Se non con gli eurobond come gestire l’emergenza finanziaria?
La Germania si dichiara più propensa a utilizzare gli strumenti a disposizione, in quanto più efficaci. Ad esempio una rivisitazione del Meccanismo europeo di stabilizzazione finanziaria (Mesf) creato nel 2010.
Il Mes, che è condiviso dai 19 Stati membri dell’euro ed emette bond europei sulla base di capitale versato e garanzie (non ancora escusse), ad esempio potrebbe adattarsi, secondo Berlino, all’esigenza dell’emergenza Covid-19: il Mes erogherebbe prestiti con aumento del debito pubblico.
Vi è dunque un vero e proprio divario tra il nord e il sud dell’Europa: i paesi più in difficoltà ovvero Italia, Francia, Spagna, Portogallo, Irlanda, Grecia da un lato e la Germania e l’Olanda soprattutto, dall’altro.
Anche i francesi infatti, come il Governo italiano, spingono per la costituzione di un fondo temporaneo di solidarietà.
Giuseppe Conte ha a riguardo specificato: “All’inizio non Gualtieri ma altri mi avevano suggerito di non seguire questa strada. Ma io penso che quando si difende un paese non si fanno calcoli, la storia è con noi”.
Il “fondo europeo per la rinascita” che propongono Paolo Gentiloni e il francese Thierry Breton sarebbe uno strumento per emettere obbligazioni di lungo termine. Si tratta di un sistema simile agli eurobond , “questi strumenti non basteranno di fronte alla gravità della crisi. Dobbiamo poter disporre di uno strumento molto più potente”.
“Per l’Unione Europea questa è la sfida più grande sfida da quando è nata” stando alle parole della Merkel.