Covid-19, allarme Onu: “Mancano scorte di preservativi”

Allarme Onu: l’amministratore delegato di Karex, Goh Miah Kiat, ha avvertito che ci sono problemi di produzione di molte delle fabbriche del settore

foto dal web

Allarme Onu: l’amministratore delegato di Karex, Goh Miah Kiat, ha avvertito che ci sono problemi di produzione di molte delle fabbriche del settore. Così ha parlato l’amministratore delegato di Karex, Goh Miah Kiat: “Stiamo facendo del nostro meglio per fare tutto il possibile. È sicuramente una delle maggiori preoccupazioni: il preservativo è un dispositivo medico essenziale”. Un colpo notevole per una produzione che rimane importante ed è affine al campo sanitario. Anche l’Onu ha lanciato l’allarme sfoderando dei dati statistici importanti. Oggi la produzione sarebbe intorno al 50-60 percento delle sue solite forniture di preservativi a causa di interruzioni legate al coronavirus.

Leggi anche > Fase 2, è maggio il mese giusto

Allarme Onu, problema sanitario e non solo

(Photo by Spencer Platt/Getty Images)

“Le chiusure delle frontiere e altre misure restrittive stanno influenzando i trasporti e la produzione in un certo numero di paesi e regioni“, ha affermato un portavoce del Fondo delle Nazioni Unite per la popolazione. Questioni logistiche quindi e legate al blocco di alcune produzioni in vari paesi colpiti dall’emergenza coronavirus. Il problema non è soltanto sanitario. La mancanza di preservativi potrebbe causare trasmissioni di malattie e non solo. Come sottolinea il portavoce delle Nazioni Unite: “Una carenza di preservativi, o qualsiasi contraccettivo, potrebbe portare ad un aumento delle gravidanze indesiderate, con conseguenze potenzialmente devastanti sulla salute e sociali per le ragazze adolescenti, le donne, i loro partner e le loro famiglie”, ha detto il portavoce dell’istituzione internazionale.

Leggi anche > Fase 2, decreto aprile cruciale

I bonus che salvano i trentenni
Giovane coppia (foto Pixabay)

Probabile, tuttavia, che le restrizioni sociali portino anche ad una carenza del fabbisogno. Meno opportunità di incontri sociali potrebbero riequilibrare in parte la carenza.

 

Gestione cookie