Covid-19, un gruppo di ricercatori delle Università romane hanno scoperto dei nuovi sintomi legati al coronavirus.
Il coronavirus continua a diffondersi in Italia e nel mondo. Nel nostro paese i casi continuano ad aumentare seppur con un ritmo più basso rispetto alle settimane scorse. Stando all’ultimo bollettino della protezione civile, le persone positive al covid-19 in Italia sono 95.262 con un incremento di 1.195 pazienti rispetto alla giornata di ieri. Per il quinto giorno consecutivo c’è stata una riduzione di pazienti in terapia intensiva (99 in meno rispetto a ieri) e si registra il record di guariti (2.099). Nelle ultime ventiquattro ore, però, sono decedute altre 552 persone: il totale ora ammonta a 17.669 morti. Il virus sta condizionando la nostra vita ormai dal 21 febbraio (anche se alcuni esperti suggeriscono che il covid-19 circola in Italia da gennaio). Molte persone si chiedono ancora quali siano i sintomi legati al nuovo coronavirus. I sintomi iniziali più comuni per il covid-19 sono febbre, tosse secca e difficoltà respiratorie. Per alcuni malati la malattia è simile all’influenza mentre per altri progredisce fino a polmonite, insufficienza renale e morte. Un gruppo di ricercatori italiano, tuttavia, ha scoperto alcuni nuovi sintomi legati alla nuova malattia.
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Dopo tosse e febbre, qualche settimana fa si sono aggiunti come sintomo la perdita dell’olfatto e la perdita del senso del gusto. Non è finita qui: ogni giorno si scopre qualcosa di nuovo sulla malattia che sta mettendo in ginocchio i sistemi sanitari di tantissimi paesi del mondo. Un gruppo di ricercatori dell’Università Sapienza e Tor Vergata di Roma e pubblicato sul Cureus Journal of medical science ha scoperto che alcuni sintomi gastrointestinali sono stati sintomi -talvolta anche unici sintomi- di covid-19. Massimiliano Cipriano del dipartimento di Chirurgia Iaparoscopica del Policlinico Umberto I di Roma ha spiegato all’Adnkronos che prima dei sintomi respiratori molti pazienti con covid-19 possono presentare diarrea, nausea, vomito e fastidi addominali. Lo studio tutto italiano ha anche rivelato che nelle feci è presente l’Rna virale anche dopo la scomparsa dei sintomi respiratori e soprattutto anche dopo la negatività dei tamponi.
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Il virus in Italia ha iniziato a rallentare. Il capo della protezione civile Angelo Borrelli ha spiegato che è importante mantenere ancora quei comportamenti consigliati dagli esperti e dagli studiosi per evitare la diffusione del covid-19.
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