Fake news sul Covid-19: WhatsApp impone un limite per l’inoltro dei messaggi che da ora può avvenire una sola alla volta alle chat di dubbia provenienza
WhatsApp impone una restrizione a causa del dilagare di fake news sul Covid-19. Stiamo parlando del limite di invio di un messaggio alla volta se proveniente da chat di dubbia provenienza. Lo annuncia la stessa app di messaggistica sul proprio blog confermandosi in prima linea nella lotta alle notizie non veritiere. Si tratta quindi di un freno alle cosiddette “catene”. Nella nota ufficiale si legge.
“In questo particolare momento di emergenza, durante il quale miliardi di persone non possono vedere amici e parenti a causa della pandemia di Covid-19, WhatsApp si conferma un valido alleato per comunicare non solo con i propri cari, ma anche con medici e insegnanti“, scrive sul comunicato.
Una decisione così motivata sul blogpost. “Per questo – aggiunge WhatsApp – tutti i messaggi e tutte le chiamate di WhatsApp sono protetti per impostazione predefinita dalla crittografia end-to-end, in grado di garantire la massima sicurezza per le conversazioni private“.
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Covid-19, WhatsApp tenta così di frenare la diffusione di fake news
Il programma di messaggistica istantanea spiega quindi. “Lo scorso anno abbiamo presentato la funzione che consente di riconoscere i messaggi che sono stati inoltrati molte volte – precisa il sistema di instant messaging -. Si tratta di un’etichetta dotata di una doppia freccia, che contraddistingue i messaggi di dubbia provenienza. A partire da oggi, questi messaggi potranno essere inoltrati a una sola chat alla volta”.
Il sistema “è stato concepito come uno strumento di messaggistica privata e nel corso degli anni abbiamo adottato diverse misure che hanno contribuito a proteggere la natura privata delle conversazioni dei nostri utenti”.
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WhatsApp infine conclude. “Quando, ad esempio, abbiamo imposto dei limiti alla funzione d’inoltro per contenere la propagazione di contenuti virali, il numero dei messaggi inoltrati a livello globale è calato del 25%”.