Lontana l’intesa per la fase 2 dell’emergenza. Il Governo e i tecnici scientifici non convergono al momento, e Conte sbotta
Lontana l’intesa per la fase 2 dell’emergenza. Il Governo e i tecnici scientifici non convergono al momento, e Conte sbotta. Il presidente del consiglio fino a qui aveva sempre seguito li linee dei tecnici scientifici. Il comitato ha determinato le chiusure e il blocco che l’Italia vive ormai da oltre un mese. Stavolta, però, dopo un nuovo calo dei contagi che conferma il trend in discesa della curva, il Governo vuole cambiare marcia e pensare a riattivare il paese, pur gradualmente. Del resto, le pressioni su Conte arrivano da entrambi i fronti del Governo. Sia i cinquestelle che il Pd pensano che sia necessario programmare già da ora la fase 2.
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Lontana l’intesa tra Conte e il comitato scientifico
Il premier, dal canto suo, ha detto più di una volta che chi governa deve tenere conto di «tutti gli aspetti, compresa la tenuta psicologica dei cittadini, i rischi di ordine pubblico, la necessità non più differibile di accendere i motori economici del Paese». L’Italia, insomma, deve ripartire ma la posizione dei virologi è di estrema prudenza. Conte a chiesto al comitato di tener presente anche la posizione di altri esperti scientifici come sociologi e psicologi. C’è da salvaguardare anche un tessuto sociale della popolazione. In sostanza, Conte ha chiesto al comitato un contributo che possa permettere una convivenza con l’epidemia.
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In sostanza, il lockdown non può durare fino a quando non si troverà un vaccino. Massima caut ela e massimo rigore», ma cominciando a introdurre allentamenti delle misure restrittive, sulla base di programmi adeguati.