Covid-19 | Sul caso di Alzano Lombardo è scesa in campo la magistratura che ha aperto un fascicolo di indagine per epidemia colposa contro ignoti: la Procura della Repubblica di Bergamo lo ha dichiarato all’Ansa.
La timida deflessione della curva dei contagi da Covid-19 sta infondendo speranza negli italiani. Si sta, dunque, acquietando la paura che ora lascia spazio ad uno stato di smarrimento circa il futuro. Cosa accadrà dopo il lockdown? Come bisognerà comportarsi? Quali norme andranno rispettate? Già perché in uno Stato di diritto è questo ciò che fa il popolo: si interroga sulle regole da seguire.
Ma su queste ultime, sempre in uno Stato di diritto, c’è chi è chiamato a verificarne il rispetto. Le Forze dell’Ordine se ne occupano quando esercitano le attività di controllo. La magistratura quando viene rilevata una violazione. Ed anche in frangenti come quelli attuali, lo stato emergenziale non fornisce un alibi. Non esiste alcuna “amnistia” che consenta di scavalcare il dettato normativo.
L’esercizio dell’azione penale da parte del pubblico ministero, del resto, è obbligatorio ai sensi dell’art. 112 della Costituzione. Pertanto, rilevato un fatto costituente (potenzialmente) reato le Procure hanno il dovere di indagare. Ed è quello che ora sta accadendo a Bergamo per il caso dell’ospedale di Alzano Lombardo. A dichiarare che è stato aperto un fascicolo d’indagine nei confronti di ignoti per epidemia colposa, il procuratore della repubblica facente funzione di Bergamo Maria Cristina Rota all’Ansa.
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Covid-19, la procura apre un fascicolo di indagine contro ignoti per epidemia colposa relativamente al caso dell’ospedale di Alzano Lombardo
Il Procuratore della Repubblica di Bergamo Maria Cristina Rota ha dichiarato all’Ansa che è stato costituito un pool di pubblici ministeri che “si occuperà di tutta l’attività di indagine che riguarda l’epidemia di coronavirus nella Bergamasca“. Lo ha riferito all’Ansa, alla quale ha altresì dichiarato di aver aperto un fascicolo per epidemia colposa a carico di ignoti in ordine al caso dell’ospedale di Alzano Lombardo. In sostanza, ha proseguito la dottoressa Rota, tutte le denunce in merito saranno assegnate al pool composto da lei ed altri due sostituti Procuratori.
Ma su cosa indaga la Procura, nello specifico? Nella rete d’indagine è finita la gestione del nosocomio dei primi positivi al Covid-19, nonché la decisione assunta il 23 febbraio di chiudere il Pronto soccorso per alcune ore. Le attività sono già iniziate: i Nas hanno effettuato l’acquisizione di alcuni documenti dopo aver perquisito la struttura ospedaliera. Il Procuratore della Repubblica Maria Cristina Rota, ha precisato all’Ansa che quella condotta dal suo pool è un’indagine estremamente delicata e che quindi richiede massima riservatezza. Sarà un’attività portata avanti, ha aggiunto, con il massimo rispetto per le vittime e le loro famiglie nonché degli operatori sanitari che in questo delicato momento ogni giorno combattono in prima linea contro il virus.
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È giunto il momento di iniziare a comprendere se vi siano delle responsabilità in ordine al caso dell’ospedale di Alzano Lombardo.