Un giovane del Galles si è tolto la vita a causa delle misure di contenimento imposte da Johnson con l’inizio del lockdown per contrastare il Covid-19. Si sentiva “isolato dal mondo”
Al tempo del Covid-19 c’è chi lotta con tutte le sue forze per rimanere aggrappato alla vita e chi, invece, quella vita la spezza in pochissimi secondi. Nel Regno Unito un giovane 15enne si è ucciso a causa delle misure restrittive imposte dal lockdown.
Secondo quanto riportato da newnotizie.it il giovane, un kickboxer di nome Kian Southway, sarebbe morto il 31 marzo scorso, in casa, in Galles.
Una storia che ha sconvolto l’Europa intera. Una storia che parla di un ragazzo ben voluto da tutti, un ragazzo educato e definito “incredibile” dalla sua sorellina Darcey.
La notizia dell’accaduto è stata riportata solo in questi giorni dai tabloid inglesi, tra i quali Mirror.co.uk. E’ tramite i giornali che i genitori del ragazzo hanno mandato un messaggio a tutte le famiglie che hanno ragazzi giovani: parlare con i propri figli e capire quando qualcosa non va.
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C’è stato un cambio d’umore repentino per il giovane Kian Southway. Con l’entrata in vigore del lockdown per contrastare il Covid-19 tutto è iniziato a cambiare. Una situazione che gli stava troppo stretta perché si sentiva “isolato dal mondo” hanno raccontato i genitori. Il giovane non ha retto al distanziamento sociale.
Il giovane però prima dello scoppio dell’emergenza coronavirus non aveva mai dato segni di sofferenza interiore. Non era né depresso e non aveva problemi mentali aggiungono ancora la sua mamma e il suo papà. Amava la vita, lo stare con gli amici ed era cintura nera nel kickboxing oltre che ex membro del club di kickboxing WCKA di Rhigos.
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Per i genitori un fulmine al ciel sereno il suicidio del figlio, qualcosa di “inaspettato – ha detto la donna – penso che siamo ancora sotto shock”. I problemi sono arrivati proprio quando il primo ministro Johnson ha annunziato la chiusura. “Continuava a dire che non vedeva l’ora che finisse – ha raccontato la coppia – che voleva far avanzare rapidamente tutto.”
Oltre ai genitori anche gli amici di Kian hanno voluto parlare dei quello che è successo al loro amico per sensibilizzare gli altri giovani ed evitare che storie del genere possano ripetersi. Hanno creato così un video per incoraggiare i giovani ad aprirsi in famiglia, a parlare e dichiarare quando qualcosa non va. Il video è stato condiviso e ricondiviso sui social.
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