Covid-19, la Nuova Zelanda l’ha sconfitto: ecco come

La Nuova Zelanda l’ha sconfitto: con venti giorni di anticipo, la premier Jacinda Ardern ha fermato il Paese Ha dato pochi giorni di tempo per fare la spesa

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Battere il Coronavirus, c’è chi ci è riuscito in tempi più brevi e forse poco immaginabili nei paesi che, come l’Italia, sono sotto assedio. La Nuova Zelanda ha saputo anticipare le mosse mettendo in quarantena totale la popolazione. La premier Jacinda Ardern ha fermato il Paese dando pochi giorni di tempo per farsi una scorta di venti giorni di cibo e altre necessità. Il paese ha quasi azzerato la presenza del Coronavirus. E ha ottenuto questo risultato facendo l’esatto contrario di quello che hanno fatto in Lombardia: chiudendo tutto e in anticipo. Non hanno aspettato che la situazione degenerasse. Una mossa che ha prodotto frutti ma in maniera tempestiva e senza perdere tante vite.

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La Nuova Zelanda l’ha sconfitto, ha usato il tempismo

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Va detto che in Nuova Zelanda sarà stato probabilmente più semplice. Provare a immaginare di dare una data ai 60 milioni di italiani per fare le scorte avrebbe creato panico nei supermercati. I cinque milioni di abitanti dell’isola sono più gestibili, ma in Lombardia, in una sola regione, forse si sarebbe potuto optare per una soluzione simile e soprattutto, fatta nei tempi giusti.

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Dietro alla scelta di chiudere in ritardo ci sono senza dubbio degli interessi contrastanti che si sono scontrati. Fatto sta che a differenza di Europa e Stati Uniti d’America, c’è chi ha provato a fare un gioco diverso dal contenimento. La partita sembra favorevole ai neozelandesi.

 

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