In attesa della conferenza stampa del Presidente Conte, a soli tre giorni dalla scadenza delle misure dell’ultimo decreto, la bozza del nuovo Dpcm prevede il lockdown fino al 3 maggio, con riapertura delle librerie e altre novità.
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Con il nuovo decreto la proroga della chiusura arriverà fino al 3 maggio.
La bozza del decreto di Conte confermerebbe infatti tutte le misure di limitazione degli spostamenti nonchè di esercizio delle attività produttive.
Le novità riguarderebbero alcuni settori: il commercio di carta, cartone e articoli di cartoleria nonchè la rivendita di libri (le librerie dunque) nonché i negozi di abbigliamento per bambini e neonati, salve sempre le norme di sicurezza.
Pertanto alcune categorie Ateco che oggi comprendono attività sospese torneranno a essere attive.
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Le novità del dpcm e le parole di Conte sul Mes
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Quasi certamente verrà inoltre costituita una vera e propria task force formata da esperti (scienziati, sociologi, economisti e giuristi) che avrà il compito di indicare la via da perseguire per la ripresa post Covid-19. E alla guida di questa task force ci sarebbe Vittorio Colao, ex amministratore delegato di Vodafone.
Conte intanto ha ribadito su twitter: «Io ho una sola parola: la mia posizione e quella del governo sul Mes non è mai cambiata e mai cambierà. Più tardi in conferenza stampa vi aggiornerò su questo e su altre importanti questioni che riguardano il nostro paese.
A più tardi».
La posizione che fino ad ora Conte ha espresso sul Mes è negativa. Vito Crimi (M5S) ha dichiarao a Radio 1, come riportato su vari quotidiani: “Chiariamo bene una cosa: il Mes non è stato attivato. Chi lo dice fa male al Paese. E’ stata solo fatta una proposta; noi non accettiamo il Mes perché le condizioni non ci sono ora ma ci saranno: il testo dice di no ma il Trattato dice di sì. Noi riteniamo il Mes uno strumento non idoneo ad affrontare la crisi: non adesso ma nel futuro. Certo potremmo avere un atteggiamento opportunistico, procediamo ora, poi un domani si vedrà: ma non lo faremo.”
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