Mare e vacanze in dubbio: Mario Schiavina, ex direttore terapia intensiva del Sant’Orsola: “Tutto può esplodere alla prima sciocchezza”
Il professor Mario Schiavina, già direttore dell’Unità operativa di Pneumologia e Terapia intensiva respiratoria del Policlinico Sant’Orsola di Bologna, ha parlato della situazione dei contagi. Si guarda avanti, alla bella stagione e gli italiai sperano di potersi godere le vacanze al mare. “È l’andamento dei numeri” dei contagi da Covid-19, dei ricoveri in terapia intensiva e delle guarigioni “a determinare se siamo in pace o in guerra. Adesso non siamo ancora in pace. Pensare che, perché c’è il sole, la gente possa andare in giro nelle città o possa già ora programmare di andare al mare in Riviera questa estate, per il momento, sono possibilità da dimenticare. Così come i ponti per il 25 aprile o il primo maggio. Procediamo con cautela, non facciamoci illusioni. Serve la massima prudenza”. Predica calma, quindi, e dalle sue parole è difficile pensare alle vacanze.
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Mare e vacanze, i dubbi
Parla di vacanze e non solo. Anche il professore è consapevole che bisogna prestare attenzione anche quando saranno raggiunti i risultati sperati. Il contagio zero, insomma, non è sinonimo di ritorno alla piena normalità. Non si potrà fare tutto come prima subito. anche quando ci saranno zero positivi e zero morti” occorrerà sempre “un grandissimo controllo” perché “non si sa se ci saranno e dove saranno altri possibili focolai”.
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In sostanza dovremo stare ancora attenti. Assembramenti vanno ancora vietati per molto tempo. Infatti, nell’elenco delle attività che si presume debbano riaprire, bar, palestre e ristoranti sono all’ultimo posto.