All’esito di alcuni test di laboratorio svolti da un team dell’Università di Hong Kong è emerso che il coronavirus sarebbe in grado di rimanere sulle superfici per tempi ben più lunghi rispetto a quelli sin’ora conosciuti.
Un team dell’Università di Hong Kong ha effettuato dei test di laboratorio per determinare il grado ed i tempi di resistenza del SARS-CoV-2 sulle superfici. Dallo studio sarebbe emerso, in controtendenza rispetto ai dati forniti da innumerevoli esperti sino ad oggi, che il virus è in grado di sopravvivere a lungo.
I ricercatori hanno, inoltre, rilevato come le temperature influiscano sulla sua vitalità.
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Coronavirus, tempi di resistenza sulle diverse superfici, comprese banconote e mascherine
Una ricerca quella dell’Università di Hong Kong che ha restituito dati in controtendenza rispetto a quelli sino ad ora conosciuti. Il team di esperti coordinati da professor Leo LM Poon ha studiato la resistenza del SARS-CoV-2 sulle superfici. Stando a quanto riporta la redazione di Fanpage, il virus sarebbe in grado di sopravvivere per lungo tempo anche sulle mascherine utilizzate, appunto, per proteggersi. Si parla di ben 7 giorni. Tuttavia, precisazione necessaria, ciò non significa che in tutto quel lasso di tempo il patogeno mantenga la propria carica virale. In sintesi la sua persistenza non implica direttamente che sia in grado di contaminare l’organismo.
I ricercatori della Facoltà di Medicina LKS dell’Università di Hong Kong, hanno pubblicato i risultati sulla rivista specializzata Lancet. Dagli studi condotti, dopo aver coltivato il virus in laboratorio per due settimane, hanno sottoposto il SARS-CoV-2 a delle prove di resistenza. Sarebbe emerso, riferisce Fanpage, che il patogeno sarebbe risultato particolarmente resistente alle basse temperature. Intorno ai 4°C, ed a bassa umidità, si è mostrato stabile. Diversa, invece, la reazione a temperature più alte: se sottoposto per 5 minuti a 70°C il virus sarebbe neutralizzato.
Quanto alla sua permanenza sulle superfici, gli studiosi di Hong Kong hanno notato che, riporta Fanpage, con un’umidità del 65% e ad una temperatura di 22° centigradi, il virus è in grado di sopravvivere sino a 3 ore sulla carta velina. Su legno e tessuti, invece, non più di 48 ore. La sua resistenza, invece, aumenta su vetro e banconote: pare, infatti, sia in grado di permanere circa 4 giorni. Il risultato più sorprendente, però, è stato quello concernente la sua persistenza su plastica ed acciaio inossidabile: ben 7 giorni. Medesimo risultato ottenuto per quanto riguarda la parte esterna delle mascherine.
Dati in controtendenza: altri studi non rilevano questa persistenza
Come già anticipato i dati ricercatori della Facoltà di Medicina LKS dell’Università di Hong Kong, non coincidono con quelli sino ad ora forniti da fonti più che autorevoli.
L’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) aveva affermato che il virus fosse in grado di resistere sulle superifici solo poche ore e non per giorni. Similare indicazione aveva fornito, riporta Fanpage, anche il Ministero della Salute.
Un ulteriore studio di oltre oceano aveva affermato che il SARS-CoV-2 sarebbe stato in grado di sopravvivere sulle superfici ma solo fino a 3 giorni, mentre nell’aria fino a 3 ore. Una ricerca tedesca, riferisce sempre Fanpage, parlava invece addirittura di 9 giorni.
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Dato comune, però, risulta la caducità del virus a contatto con i disinfettanti. Nonché il suo annientamento lavando le mani con acqua e sapone.