A Bergamo Gori sta gestendo al meglio delle sue possibilità una tremenda situazione. Il sindaco della città orobica svela anche un retroscena triste.
La situazione in piena zona rossa continua a Bergamo e provincia continua ad essere estremamente drammatica. Il territorio orobico è in assoluto il più colpito dall’emergenza sanitaria che da due mesi ha investito l’Italia, con la maggior parte dei contagiati e delle vittime del nostro Paese che si concentra in Lombardia.
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E nello specifico proprio nel Bergamasco. Per due volte la città ha assistito alla triste sfilata di decine e decine di camionette dell’esercito che portavano via le bare di chi in questa incredibile crisi non ce l’ha fatta. Il numero di vittime era talmente alto che non si sapeva dove metterli, procedendo così al trasporto in obitori, forni crematori o cimiteri di altre province e regioni. Di tutto questo ha parlato Giorgio Gori, sindaco di Bergamo.
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Bergamo Gori, il sindaco ammette: “Ho sottovalutato il rischio, non lo rifarei”
“Purtroppo le cose continuano a restare di portate tragica. Per quanto io mi sforzi facendo del mio meglio, penso di non essere all’altezza. I dati ed i numeri di tutto quello che sta capitando ci fanno pensare ai lutti ed al dolore senza fine che stanno toccando così tante famiglie”. Lo stesso Gori ammette anche di avere forse sottovalutato la situazione, aggiungendo che, se potesse tornare indietro, assumerebbe un atteggiamento diverso e certamente di maggiore solerzia.
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Lui stesso dice che la Lombardia era zona gialla quando una sera aveva scelto di uscire a cena fuori con la moglie, Cristina Parodi, invitando la cittadinanza a vivere normalmente. “A distanza di poche settimane non lo rifarei”.