I capigruppo di Lega, Fdi e Fi hanno inviato una lettera al presidente della Vigilanza Rai, Alberto Barachini a proposito delle parole del premier Conte.
In una lettera inviata al presidente Alberto Barachini della Vigilanza Rai i capigruppo dei partiti di centrodestra, Daniela Santanchè (FdI), Giorgio Mulè (FI), e Paolo Tiramani (Lega) hanno chiesto una risposta allo “show di Conte”, così come l’hanno definito: “Bisogna convocare la Commissione di Vigilanza oggi stesso per discutere delle gravi dichiarazioni del presidente del Consiglio Giuseppe Conte. Non bisogna perdere tempo, il pessimo show di Conte deve avere una risposta”. Sotto accusa è finito “l’attacco frontale senza precedenti nella storia repubblicana del presidente del Consiglio nei confronti dei leader delle opposizioni Matteo Salvini e Giorgia Meloni, che ha trasformato la conferenza stampa in vero e proprio comizio politico. Il tutto sulla principale rete del servizio pubblico, in orario di massimo ascolto, dove peraltro l’Italia intera si aspettava di ricevere comunicazioni sui provvedimenti inerenti al Covid-19″. Da questa lettera è partita la richiesta di una convocazione immediata della Commissione di Vigilanza Rai.
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Le parole del commissario di Vigilanza Rai
Il deputato Fdi Federico Mollicone, commissario di Vigilanza Rai ha dichiarato: “Paradossalmente, ora è il governo che critica le opposizioni. In diretta nazionale, Conte utilizza una comunicazione istituzionale per attaccare Giorgia Meloni, senza possibilità di replica. La Rai dia possibilità di replica a Giorgia Meloni alla stessa ora, con lo stesso tempo e con la stessa visibilità concessa al premier, andato in onda in concomitanza con i Tg serali. Presenteremo un quesito in commissione di Vigilanza Rai così da garantire il diritto di replica. Il Quirinale non ha nulla da dire su metodi degni della Corea del Nord di Kim Jong Un?”.
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Del resto, una posizione netta aveva preso il segretario della Commissione di Vigilanza Rai. “La polemica a reti unificate di Conte contro l’opposizione è stata una pessima pagina istituzionale e televisiva”, dichiara Michele Anzaldi che conclude: “Il premier doveva informare sulla proroga delle chiusure, sul lavoro per la Fase 2, non usare uno spazio di servizio pubblico per fare un comizio propagandistico”.