La casa di carta è una delle serie più amate: ecco come sono nati i soprannomi dei protagonisti.
La casa di carta è una delle serie più amate al mondo. Secondo uno studio, il prodotto di Netflix è la serie più vista superando “il trono di spade” e “The walking dead”. Curiosamente il successo planetario sarebbe potuto non arrivare: le prime puntate della prima stagione passarono inosservate in Spagna e la serie sarebbe potuta non uscire dal “mercato domestico”. Uno degli sceneggiatori tempo fa svelò che la prima stagione televisiva fu un flop. Nonostante il mancato successo in Spagna, Netflix decise di acquistare i diritti per trasmettere le puntate in tutto il mondo. I protagonisti de “La casa di carta” posseggono tutti un soprannome per non lasciare tracce. I loro “nomignoli” sono associati alle grandi città del pianeta: Tokyo, Denver, Rio, Berlino, Nairobi, Stoccolma e Mosca. I nomi associati ai rapinatori, inizialmente, sarebbero dovuti essere alquanto diversi.
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La casa di carta: il retroscena sui soprannomi dei protagonisti
Per una banda di rapinatori è fondamentale avere dei soprannomi. Inizialmente i soprannomi dei personaggi più amati di netflix sarebbero stati molto diversi. Tokyo, interpretata da Ùrsula Corberò doveva chiamarsi Silene. Per Rio, il nomignolo inizialmente ideato era “El Niño mentre per Berlino “El Dandi”. Mosca, invece, poteva chiamarsi Augustìn. Stando a Gentside, il produttore televisivo Alex Pina ha confermato che la scelta di utilizzare nomi di città sarebbe avvenuta in modo del tutto casuale. Secondo il suo racconto, infatti, dopo aver considerato diverse piste un giorno qualcuno arrivò con una maglietta con su scritto Tokyo. “Fu così che è iniziato”.
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La casa di carta 4 è uscito ad inizio aprile e quasi tutti hanno già visto gli episodi. C’è già grande attesa per la quinta stagione.