In tutta la Spagna si registra la cifra più bassa di morti dal 24 marzo a causa del Coronavirus e anche il numero dei contagiati è diminuito.
Nelle ultime 24 ore in Spagna si registrano 3.477 di casi positivi, ossia il minor numero dal 19 marzo. I giorni più duri dell’epidemia da Covid-19 sembrano essere passati. Fino a oggi, si sono contagiate ufficialmente 169.496 persone, sebbene gli esperti pensino che rimanga nascosto il 90% dei casi, e sono morte 17.489 persone.
La ripercussione del ritorno al lavoro dei settori non produttivi che è cominciata oggi “non avrà un riflesso in cifre fino a due o tre settimane“, così ha segnalato María José Sierra, responsabile dell’area del Centro di Controllo di Emergenze Sanitarie. Gli specialisti pensano che occorrano 10 giorni per far sì che questo accada, il tempo necessario che passa dal diffondersi di un contagio, incomincino a manifestarsi i sintomi, si chiede il tampone e così si passa a dati ufficiali. Questo vorrebbe dire che la diminuzione dei casi di Covid-19 che la Spagna sta vivendo adesso non avrebbe un grande effetto lo stand-by del settore economico, salvo forse negli ultimi giorni. Sarebbero quindi una conseguenza della quarantena che cominciò il 14 marzo.
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In Spagna si preparano per i test rapidi sulla popolazione
Sono già pronti i tamponi e si stanno ultimando le questioni pratiche per fare i test rapidi a più di 60 mila persone ovvero 30 mila famiglie. Questo fattore darà un’idea approssimativa di quante persone hanno sviluppato gli anticorpi e così la malattia si fermerà in tutto il Paese iberico.
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“Gli elementi più importanti – ha detto Sierra – sono l’immediata diagnosi e l’isolamento. Questo ci sta aiutando più delle norme di igiene e del distanza tra le persone”.