Luca Zaia, presidente della Regione Veneto, annuncia in conferenza stampa il via al cosiddetto ‘lockdown soft’: vediamo di cosa si tratta
L’emergenza Covid-19 continua, ma il Veneto passa ad una nuova fase. Quella che il presidente Luca Zaia ha chiamato ‘lockdown soft‘. Che cosa significano queste due parole? In sostanza che rimangono delle restrizioni, ma al contempo che alcuni divieti vengono meno. Addio dunque, quando si esce, al limite di stare al massimo a 200 metri di distanza dalla propria casa. Da parte del governatore vi è quindi un atto di fiducia nei confronti dei propri cittadini.
In conferenza stampa Zaia si esprime in questi termini. “Domattina sappiamo che troveremo più auto in autostrada e più persone che vanno al lavoro, per cui – aggiunge il numero uno della regione veneta – abbiamo scritto quest’ordinanza pensando a un lockdown ridotto, un ‘lockdown soft’ che però deve mettere in sicurezza anche chi ha spostamenti importanti“.
Non solo passi in avanti verso la normalità, ma anche conferme di alcune restrizioni. “Chiusura degli esercizi commerciali come i supermarket la domenica e i festivi, confermata l’attività dei mercati a cielo aperto non più solo alimentare ma – aggiunge che – anche abbigliamento bimbi con la conferma della perimetrazione e dei varchi vigilati in accesso e uscita con ingressi contingentati con mascherina e guanti“.
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Zaia spiega poi che “negli spostamenti all’esterno da casa bisogna utilizzare mascherine e ogni altro dispositivo idoneo alla protezione – specificando che – uscite di casa devono essere esclusivamente individuali salvo esigenze di necessità e di tutela della salute, come accompagnamento di disabili o minori di 14 anni. È vietata l’uscita di casa con temperatura superiore ai 37,5 gradi“.
Per quanto riguarda le prossime festività, no agli eventi e assembramenti. “Il 25 aprile e l’1 maggio il picnic, la grigliata o il barbecue all’aperto è autorizzato, ma – è la precisazione – solo nella proprietà privata e limitatamente al nucleo familiare residente“. Ammesso invece “lo spostamento per l’assistenza al parto da parte del genitore“.
Infine, una apertura agli sportivi. “L’attività motoria è individuale e deve svolgersi in prossimità della propria abitazione nel rispetto della distanza di almeno 2 metri dalle altre persone“, dichiara Zaia.
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Quest’ultimo poi spiega ulteriormente: “Ho tolto il limite di 200 metri e questo è un atto di grande fiducia, ma utilizziamo il buonsenso: non 4 o 5 chilometri – sostiene il governatore – bisogna rimanere in prossimità di casa“.
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