Bene di uso quotidiano diventa introvabile: episodi al limite per acquistarlo

La carta igienica, in alcuni paesi, è diventato un bene quasi introvabile sugli scaffali dei supermercati: ma perché? E soprattutto, dove?

Supermercato
(Getty Images)

In alcuni Paesi del mondo, a causa della pandemia, la carta igienica è divenuto un bene praticamente introvabile. Produttori e distributori riescono a fatica a tenere il passo con la domanda. Un fenomeno però che può dirsi localizzato, soprattutto nelle zone in cui l’istallazione dei bidet non è prevista per legge. Ma è questo l’unico fattore? E soprattutto, dov’è che maggiormente è difficile reperire questo articolo?

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Carta igienica, bene introvabile: aneddoti tragicomici

Carta igienica
(Foto di Jasmin Sessler -Pixabay)

 

Non riguarda l’Italia e neppure il Portogallo. A sorpresa neanche la Francia, dove in gran parte delle abitazioni manca il bidet, né la penisola balcanica e la Grecia. Il fenomeno dell’assenza di carta igienica sugli scaffali dei supermercati a causa della pandemia pare aver colpito maggiormente Germania, Stati Uniti, Australia e Hong Kong. Da questi luoghi giungono aneddoti tragicomici.

Nel centro asiatico, riporta Il Post, l’acquisto del bene pare si sia tramutato in una psicosi. Nel mese di febbraio, da uno dei più floridi centri urbani della Cina, giungevano immagini surreali. I supermercati venivano presi d’assalto dai cittadini che cercavano di acquistarne il maggior numero possibile. Fino a giungere all’inverosimile, quando un gruppo di malviventi ha messo in atto una rapina a mano armata per trafugarne ben 600 rotoli.

Quanto alla Germania, invece, il fenomeno si è manifestato agli inizi di marzo. A Dornburg, riporta sempre Il Post, un negozio di articoli per la cura degli animali ha installato un banco di vendita di carta igienica in un parcheggio dopo che il titolare dell’esercizio commerciale era riuscito a comprare un ingente carico.

Dall’Australia, invece, giunge notizia che un bar avrebbe iniziato a utilizzare la carta igienica come moneta: stando a quanto riferisce Il Post, un caffè valeva ben tre rotoli. Negli USA, invece, i cittadini solo nelle ultime settimane hanno speso ben 1.400 milioni di dollari per acquistarla, facendo registrare un incremento di vendita pari solo a quello del disinfettante per le mani.

Sembrerebbe un problema banale, ma in realtà è un fenomeno che nella storia, soprattutto negli ultimi decenni si è spesso manifestato. In America particolarmente, dove a causa delle frequenti catastrofi naturali come tornado o tempeste la popolazione corre ai ripari acquistando carta igienica in quantità industriali. Ma cosa si nasconde dietro questo acquisto compulsivo? Ai più potrà sembrare banale, ma in realtà dietro vi sono numerosi studi ed altrettante ipotesi.

Perché manca la carta igienica? Le varie ipotesi

Come ogni fenomeno, anche quello dell’assenza di carta igienica dagli scaffali dettato dalla psicosi dei consumatori, merita una sua analisi. Stando a quanto riporta Il Post, le teorie sono innumerevoli.

Si parte da quelle più banali: è un bene che non scade, non eccessivamente ingombrante e soprattutto facile da trasportare perché molto leggero. Per poi passare a quelle più contorte: queste coinvolgono i media, o meglio le aggressive campagne pubblicitarie di alcuni produttori. Soprattutto negli USA alcune aziende si sarebbero rese autrici di massivi programmi di convincimento che pare avrebbero indotto i consumatori a ritenere la carta igienica bene di assoluta e primaria necessità.

Stando a quanto riferisce Il Post, a queste due teorie se ne affianca una dai risvolti più pratici. A causa del lockdown i cittadini non utilizzano più i bagni dei luoghi di lavoro, o dei locali pubblici pertanto tendono ad acquistare maggiormente carta igienica per le proprie abitazioni.

Produttori industriali di carta igienica: perché non vendono al dettaglio?

Ma vien da chiedersi, considerato che gli esercizi commerciali sono per la gran parte chiusi, come mai le quantità che di norma vengono vendute loro non sono dirottate nei supermercati? Il Post fornisce risposta al quesito. I tipi di carta venduta ai privati differisce da quella distribuita alle aziende. In primo luogo nei formati, più pratici per il piccolo consumatore, e nella qualità sicuramente più elevata in favore di quest’ultimo. Negli esercizi pubblici, invece, spesso la carta igienica si presenta in un gigantesco rotolo, perché deve far fronte alle esigenze di un numero ingente di fruitori. Tale distinzione porta ad una netta differenziazione anche tra i produttori. Di questi, coloro i quali si occupano di carta commerciale destinata al piccolo consumatore sono in evidente affanno. I produttori, invece, di carta industriale stanno cercando, riporta Il Post, di inserirsi nel mercato, piazzando il loro prodotto, incontrando non poche difficoltà.

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Secondo le previsioni la crisi della carta igienica potrebbe durare ancora a lungo, si parla di settimane.

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