I dirigenti scolastici in coro: a scuola solo ad una condizione

I dirigenti scolastici in coro: a scuola si tornerà soltanto con rischio zero. I tempi si fanno sempre più incerti per la ripresa

Covid-19
Lucia Azzolina (GettyImages)

I dirigenti scolastici in coro: a scuola si tornerà soltanto con rischio zero. I tempi si fanno sempre più incerti per la ripresa. Prende corpo la didattica a distanza, si rafforza, ci si abitua e si va avanti in questo modo. Secondo il rappresentante nazionale dei dirigenti scolastici (ex presidi) non è possibile per la scuola una fase graduale di ripresa. La scuola non può essere considerata un’azienda. “Se non ci sarà più il rischio di epidemia, se i malati saranno tutti guariti e non avremo più focolai, cosa che credo accadrà, a settembre si può tornare a scuola. Se però, per qualsiasi ragione, non ci saranno queste condizioni, non è possibile rientrare. Il rientro graduale alla scuola non è applicabile: la scuola non è un’azienda. Il presidente dell’Associazione nazionale presidi (ANP) Antonello Giannelli, intervistato dall’agenzia askanews, non prende in considerazione “fasi intermedie” sul rientro nei banchi di scuola: le classi riaprono solo se e quando l’epidemia da coronavirus in Italia sarà al livello 0.

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Dirigenti scolastici in coro: il punto

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Scuole chiuse, (foto dal web)

Giannelli considera il fatto che gli assembramenti a scuola non si possono eliminare. Non esistono possibilità di riduzione di questi ultimi attraverso disposizioni particolari in classe. Non tutti gli edifici, poi, possono evitare assembramenti, con tutte le ipotesi messe in campo. In sostanza, per i presidi, da tempo denominati dirigenti scolastici, non esistono alternative. Tornare a scuola con rischi pari a zero, altrimenti è necessario proseguire con la didattica a distanza.

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Lucia Azzolina foto open

“Nella scuola ci sono sempre gli assembramenti. Anche se dimezzassimo le classi e facessimo i doppi turni, mattina e pomeriggio, con 12 alunni il distanziamento non c’è. Inoltre c’è l’entrata in aula, l’uscita, l’affluenza dentro gli edifici”, conclude il rappresentante dei dirigenti scolastici Giannelli.

 

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