Paul McCartney, l’ex cantante dei Beatles commenta l’emergenza coronavirus e si scaglia in un duro attacco contro la Cina da cui è partita la pandemia
Ad inizio 2020, nessuno avrebbe immaginato che saremmo rimasti chiusi in casa a lungo per gli effetti di una pandemia partita dalla Cina. Uno scenario surreale, che purtroppo si è verificato. L’emergenza coronavirus minaccia di durare ancora a lungo. Sull’argomento non le manda a dire Paul McCartney. Il cantante, storico ex dei Beatles, in un’intervista ha espresso forti critiche sul comportamento della Cina.
POTREBBE INTERESSARTI ANCHE >>> Elettra Lamborghini è ingrassata: “In quarantena mangio come una vacca” – FOTO
POTREBBE INTERESSARTI ANCHE >>> Emma Marrone, l’annuncio ai fans: “Mi dispiace, ma è inevitabile”
Paul McCartney contro la Cina: “Regole per i wet market”
Nel corso del programma radiofonico di Howard Stern, McCartney non le ha certo mandate a dire e ha infatti dichiarato: “La Cina dovrà regolamentare a tutti i costi il funzionamento dei suoi wet market. Spero che quanto successo gli farà aprire gli occhi sulla necessità di tenere sotto controllo l’igiene di quei luoghi, davvero discutibile. Il governo cinese dovrà riflettere attentamente sullo scenario attuale. Chiunque sia responsabile di tutto questo, ha scatenato una guerra che coinvolge il mondo intero”.
POTREBBE INTERESSARTI ANCHE >>> Francesco Chiofalo, l’allarme: “Sto male, penso al peggio”
POTREBBE INTERESSARTI ANCHE >>> Eros Ramazzotti, su Instagram il video speciale: la dedica agli operatori sanitari
McCartney, vegetariano, è particolarmente sensibile all’argomento e spiega, rifacendosi ad una delle principali teorie sulla nascita e diffusione del virus: “Diciamolo, l’abitudine dei cinesi di mangiare pipistrelli è un’abitudine davvero medievale. Moltissime persone stanno morendo e per cosa? Per via di tutto questo”.