Regione Lombardia, una bozza sulla fase 2 è circolata sul web velocemente: l’assessore al bilancio Davide Caparini ha smentito il documento.
L’Italia è ancora nel pieno dell’emergenza legata al coronavirus: secondo l’ultimo bollettino della protezione civile, 1127 nuovi positivi e 578 morti sono stati registrati nelle ultime 24 ore. Il governo italiano, per ridurre la diffusione del covid-19, ha adottato alcune misure stringenti chiudendo tantissime attività e costringendo i cittadini a restare a casa. Il lockdown dovrebbe terminare il prossimo 3 maggio: un gruppo di esperti sta già lavorando per la fase 2, ossia quella di convivenza con il virus in cui si cercherà di far ripartire l’economia. Nella giornata di ieri è diventata virale la falsa bozza in merito alle direttive per le riaperture nella regione Lombardia. Il documento si intitola bozza_accordo_quadro_reg_Lomb.
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Coronavirus, l’assessore al bilancio regione Lombardia ha smentito la bozza del documento
Sui social la finta bozza di accordo tra il governo e la Regione Lombardia ha raggiunto diverse persone. Nel documento finto c’erano elencati una serie di ipotetici step sulla ripartenza e sulle riaperture dopo l’emergenza sanitaria. Stando al finto documento, prevista per il 3 giugno la riapertura dei tribunali mentre per la settimana 18-25 giugno la riapertura di bar e caffetterie. Per parrucchieri e barbieri la data indicata era il 31 giugno: una data che non esiste dal momento che giugno è di 30 giorni. L’assessore Davide Caparini ha spiegato che la bozza è completamente falsa. “Una vera fakenews che smentisco categoricamente. Uno scherzo ben fatto visto che prevede un cronoprogramma con il 31 giugno”.
Inutile dire che il pdf ha girato da cellulare a cellulare e ha raggiunto migliaia di cittadini. Il clima di incertezza è un terreno molto fertile per le fake news.