Palermo, 6 arresti in una casa di riposo con operatrici spietate, capaci di infliggere torture e crudeltà indicibili. Anziani maltrattati
Violenze, botte, terrore. E’ quello che si consuma dentro una casa di riposo a Palermo che il giudice ha definito “casa degli orrori”. La Guardia di Finanza ha condannato 6 operatrici, definite spietate, per maltrattamenti ai danni di anziani, bancarotta, riciclaggio e i reati contestati. Si tratta di 6 arresti e una casa di riposo sotto sequestro. Il gip ha disposto per i sei la custodia cautelare in carcere nonché il sequestro preventivo della società che gestisce l’attività assistenziale, quale profitto dei delitti di bancarotta fraudolenta, riciclaggio nonché di una carta Reddito di cittadinanza ottenuta da uno degli indagati.
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Palermo, anziani indifesi nella casa degli orrori
Tutto è iniziato da Maria Cristina Catalano, 57 anni, già referente delle precedenti società fallite, nonché amministratrice di fatto della compagine che gestisce attualmente la casa di riposo, coadiuvata da Vincenza Beruno, 35 anni, e dalle altre dipendenti Anna Monti, 53 anni, Valeria La Barbera, 27 anni, Antonina Di Liberto, 55 anni, e Rosaria Florio. Di Liberto risulta inoltre inserita in un nucleo familiare percettore del reddito di cittadinanza ottenuto però con dichiarazioni false e per questo è stata denunciata in concorso con il compagno 65enne effettivo richiedente il beneficio. Grazie alle intercettazioni la Finanza ha potuto documentarsi e capire le vessazioni fisiche e psicologiche inflitti agli anziani costretti a vivere in uno stato di costante soggezione e paura, totale esasperazione fino al compimento di atti di autolesionismo. “Devi morire, devi buttare il veleno là”; “Per quanto mi riguarda può crepare”. Ecco cosa è stato detto agli anziani.
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Attualmente il gip ha disposto la nomina di un amministratore giudiziario, con esperienza specifica del settore, al fine di assicurare la prosecuzione dell’attività con personale qualificato per fornire adeguata assistenza agli ospiti della struttura.