Vaccino, negli Stati Uniti in arrivo forse in autunno

Non ci sono notizie certe ancora sull’uso del vaccino contro il Covid-19 ma dall’America arrivano notizie incoraggianti. Si parla di un primo uso per gli operatori sanitari

vaccino coronavirus
vaccino (getty images)

Un vaccino contro il coronavirus pronto in autunno. È questa la notizia che arriva dall’America e precisamente dagli Stati Uniti. Qui si sta lavorando per un possibile primo uso del vaccino per gli operatori sanitari impegnati in prima linea nell’emergenza sanitaria.

A riferire e lanciare questa notizia è stata Kizzmekia Corbett, scienziata dell’Istituto nazionale della salute americano, che in queste settimane sta lavorando intensamente per la ricerca sul coronavirus e il suo contrasto.

Puntiamo all’autunno per quanto riguarda l’uso del vaccino” ha detto la studiosa precisando che l’uso sarà riservato agli operatori sanitari che si trovano “in prima linea” senza escludere anche l’impiego “per la popolazione in generale”. Nonostante questo ammette che l’obiettivo finale è avere il vaccino per “la prossima primavera”.

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Stati Uniti, triste record di morti e nuovi test autorizzati

Coronavirus vaccino
(Getty Images)

Mentre negli Stati Uniti si lavora sodo per cercare di arrivare davvero ad avere il vaccino in autunno per contrastare il coronavirus, i numeri del momento fanno gridare al peggio. Ieri, infatti, è stato raggiunto un nuovo triste record sui morti. Sono circa 2.600 in più in 24 ore le persone che non ce l’hanno fatta a sconfiggere il Covid-19.

Secondo i dati riportati e studiati dalla Johns Hopkins University si tratta del bilancio giornaliero più pesante registrato da un Paese fino ad ora dallo scoppio della pandemia. Nello specifico, come riporta la struttura, tra le 20:30 locali di mercoledì e il martedì allo stesso orario sono state registrate 2.569 vittime. Un dato che fa lievitare il numero totale delle vittime americane a 28.326.

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Gli Usa sono il primo Paese al mondo che risulta essere il più colpito dal Covid-19. Il bilancio dei numeri è altissimo e ha superato di molto sia l’Italia che la Cina, i primi due Paesi ad essere stati coinvolti dalla diffusione dell’epidemia.

Proprio per via di questo triste primato non si ferma la sperimentazione. La Food and drug administration americana ha autorizzato, infatti, 48 test per il coronavirus. Questi serviranno per capire e accertare se una persona è stata contagiata in precedenza e ha sviluppato l’immunità.

Donald Trump
Il presidente degli Stati Uniti Donald Trump (Getty Images)

Nei nuovi test anche uno della Abbott sugli anticorpi. L’annunciato è stato fatto direttamente da Donald Trump nel briefing alla Casa Bianca sul coronavirus.

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