Visite dal dentista, il piano per la ripartenza prevede anche misure specifiche per gli studi: come si svolgeranno in futuro
Si inizia la preparazione della cosiddetta fase 2. A partire dal 4 maggio, alcune attività dovrebbero poter riaprire, ma si stanno definendo con attenzione tutti i criteri. I numeri della pandemia di coronavirus non permettono ancora il rilassamento e sarà necessario un periodo di assestamento più o meno lungo in cui osservare determinate misure di sicurezza. In ambito lavorativo come in tutti gli altri.
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Visite dal dentista, cosa cambia: le linee guida
Particolari indicazioni saranno previste per gli studi dentistici. Le visite dal dentista saranno almeno per un po’ piuttosto diverse da come ce le ricordavamo. Si tratta infatti di un lavoro dove le goccioline di aerosol e di saliva potrebbero rappresentare un mix pericoloso quanto alla trasmissione del coronavirus. Le precauzioni saranno massime. Al momento, i dentisti stanno lavorando solamente per interventi effettivamente urgenti. E laddove possono prescrivono una terapia farmacologica a distanza.
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Ci saranno tuttavia interventi che non potranno essere rimandati più di tanto. Si lavora dunque alla riapertura entro il mese di maggio, con un tavolo tecnico specifico attivato al ministero della Salute. L’attività sarà riorganizzata già a partire dalle sale d’attesa, con gestione differente del flusso di pazienti. Saranno potenziati anche gli strumenti di protezione. Si pensa ad introdurre dei disinfettanti nell’acqua che passa nei cavi utilizzati per i trattamenti. Inoltre è allo studio un isolamento del paziente tramite un foglio di lattice (cosiddetta ‘diga di gomma’) per trattare solo i denti malati e isolare il resto della bocca.