Il commissario per l’emergenza Angelo Borrelli, oggi venerdì 17 aprile, ha comunicato l’ultimo aggiornamento in merito ai numeri dell’epidemia da Covid-19 in Italia.
In conferenza stampa alla Protezione Civile, il commissario per l’emergenza Angelo Borrelli ha comunicato l’ultimo aggiornamento sull’epidemia da Covid-19. I casi attualmente positivi in Italia sono saliti a 106.962, ossia 355 in più nelle ultime 24 ore. Sale anche il bilancio delle vittime: 22.745, 575 decessi in più rispetto alla giornata di ieri. Infine Borrelli ha comunicato anche il numero dei soggetti guariti che ad oggi sono 42.727, 2.563 in più rispetto a ieri, il numero più alto in assoluto dall’inizio dell’emergenza.
Angelo Borrelli nella giornata di ieri ha comunicato i dati sull’epidemia da Covid-19 in Italia. I casi positivi erano saliti a 106.607. Si era aggravato anche il bilancio delle vittime: 22.170 Salito risultava anche il numero dei guariti che risultati ieri 40.164 in totale.
PER APPROFONDIRE LEGGI QUI —> Aggiornamento Borrelli sull’epidemia: 106.607 positivi, 22.170 vittime e 40.164 guariti
Angelo Borrelli nella giornata di mercoledì ha comunicato i dati sulla diffusione da Covid-19 nel nostro Paese. I casi positivi in Italia erano saliti a 105.418. Il bilancio delle vittime era giunto a 21.645, mente quello dei guariti che era di 38.092.
PER APPROFONDIRE LEGGI QUI —> Aggiornamento Borrelli sull’epidemia: 105.418 positivi, 21.645 vittime e 38.092 guariti
A circa due settimane dal termine previsto per la fine delle misure di contenimento disposto dal Governo a causa dell’emergenza coronavirus, si sta valutando quando potrebbe iniziare la cosiddetta “Fase 2“. Tale fase traghetterebbe la popolazione verso un progressivo ritorno alla normalità. Ovviamente non ci sono ancora paletti precisi su quando e come dovrà essere strutturata la ripresa, circostanze che dovranno essere valutate in base al prosieguo dell’epidemia a ridosso del termine. In merito, nei giorni scorsi, è nata una polemica relativa alla possibilità di riaprire le attività in Lombardia il 4 maggio tra l’amministrazione lombarda ed il Governo. A chiarire quanto accaduto è stato stamane il governatore Attilio Fontana, intervenuto ai microfoni di Mattino Cinque.
PER APPROFONDIRE LEGGI QUI —> Fase 2| Riapertura il 4 maggio: parla il Governatore Attilio Fontana
Aumenta la pressione sul Premier Giuseppe Conte in merito all’inizio della cosiddetta Fase 2 e la fiducia in lui riposta inizia a vacillare anche nei fedelissimi. Un sibilo di “protesta” sulla necessaria ripartenza del Paese il 4 maggio, iniziato a levarsi dai Governatori leghisti del Nord, ora pare stia germinando anche nella mente di alcuni giallo-rossi. Il momento di forte incertezza sta minando, peraltro, la sicurezza e l’entusiasmo iniziale con cui tutti gli schieramenti avevano accolto positivamente la “gestione Conte” dell’emergenza. A rivelarlo l’Huffington Post. Da un articolo a firma del giornalista Pietro Salvatori è emerso che nelle fila della maggioranza qualcuno avrebbe affermato che: “Manca totalmente un progetto di riapertura. La paura del premier non è un nuovo contagio. La paura è quella di fare errori, perché non ha un piano“.
PER APPROFONDIRE LEGGI QUI —> Fase 2|Fonti interne rivelano drammatica verità sulla ripartenza
In Italia non si tornerà a scuola nel mese di maggio. Questo è quanto affermato dal Ministro dell’Istruzione Lucia Azzolina. Purtroppo, allo stato attuale, una riapertura potrebbe essere rischiosa per la salute e la sicurezza degli alunni. Un passo falso potrebbe compromettere oggi tutti gli sforzi di ieri.
In sintesi, dunque, niente rientro in classe per l’11 maggio. La decisione non è ancora ufficiale ma a breve il Governo dovrebbe esprimersi sul punto. “Con l’attuale situazione sanitaria ogni giorno che passa allontana la possibilità di riaprire a maggio. Non cancelliamo gli sforzi fatti finora” ha dichiarato l’Azzolina.
PER APPROFONDIRE LEGGI QUI —>Scuola, la Azzolina esclude il ritorno a maggio
La questione Mes crea una spaccatura all’interno del Governo. Nell’Eurogruppo la crepa ha iniziato ad allargarsi. Ed infatti, il Movimento 5 Stelle si è espresso con voto contrario accodandosi a Lega e Fratelli d’Italia, mentre il Pd ha accordato il proprio sì.
La sinistra moderata italiana, dunque, vuole ritiene il Mes l’unico strumento per risolvere l’attuale crisi causata dall’emergenza da coronavirus.
PER APPROFONDIRE LEGGI QUI —>Voto sul Mes | si spacca il Governo
Il voto a favore del PD al paragrafo 23, insieme a quello di Italia Viva e di Forza Italia ha fatto passare la mozione:523 si contro 145 no, 17 gli astenuti.
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