Coronavirus, imprenditori e commercianti in ginocchio: lo sfogo in merito al lockdown e alla fase 2 di un barista attraverso un video su Facebook.
Il governo, per far fronte all’emergenza coronavirus, decise ad inizio marzo di adottare alcune misure stringenti imponendo la quarantena agli italiani. I cittadini possono uscire di casa solo per comprovate esigenze lavorative, per motivi di salute e per necessità (come fare la spesa). Il governo decise anche di chiudere tutte le attività, comprese quelle produttive, eccetto farmacie e alimentari.Il coronavirus non ha scatenato solo una crisi sanitaria ma anche quella economica. Gli imprenditori e i commercianti sono esasperati dal lockdown. Un barista di Padova, Riccardo Maniscalco, ha postato un video su Facebook e ha raggiunto un milion e mezzo di visualizzazioni.
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Coronavirus, lockdown ed esasperazione: le parole di un barista
Il barista ha messo in luce le condizioni di imprenditori e commercianti. “O si fanno le cose seriamente o il 60% delle attività chiuderanno.” Il trentacinquenne mentre parla ha fornito anche un esempio della sua attività in caso di messa in pratica delle nuove misure per bar e ristoranti. “Non potrò riaprire il mio locale ma continuano ad arrivare bollette, ultima quella di 1.200 euro dell’Enel. Ho provato di negoziare i finanziamenti ma mi è impossibile”. Il ragazzo ha postato un nuovo messaggio sul suo profilo in cui ha svelato di aver ricevuto numerose telefonate di incoraggiamento: anche le Iene hanno raccolto il suo appello.
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Il titolare di un bar della Galleria Borromeo ha anche puntato il dito contro le associazioni di categoria: secondo il suo punto di vista “quando si tratta di far sentire la voce sul campo, mettono la coda tra le gambe”.