Coronavirus, in Inghilterra muore infermiera incinta: la figlia è salva

Coronavirus, una storia commovente dall’Inghilterra: una infermiera incinta che ha contratto la malattia è morta, ma la figlia è stata salvata

Ospedale coronavirus
(Getty Images)

Tra le vittime del coronavirus, in Italia ma anche nel resto del mondo, anche molti medici e infermieri, in prima linea nella lotta contro la malattia. Storie di sacrificio e dedizione alla causa che il mondo non dimenticherà, finita l’emergenza. Alcune davvero commoventi, come quella che giunge dall’Inghilterra. A Luton, un’infermiera di soli 28 anni è morta per complicanze derivanti dal virus. La ragazza era incinta, ma sua figlia è viva.

POTREBBE INTERESSARTI ANCHE >>> Lo sconforto di un infermiere: “Non lamentatevi perché siete chiusi in casa”

POTREBBE INTERESSARTI ANCHE >>> La Guardia di Finanza fa ingresso negli uffici della Regione Lombardia

Coronavirus, incinta e uccisa dalla malattia: ma la figlia è salva

ospedale coronavirus
(foto dal web)

Mary Agyeiwaa Agyapong, questo il nome della giovane, era stata ricoverata nell’ospedale dove lavorava avendo contratto il virus circa una settimana prima di Pasqua. Sabato scorso, le sue condizioni si sono improvvisamente aggravate. Poco prima che morisse, per salvare la piccola, i medici hanno praticato un taglio cesareo. Si sperava di riuscire a salvare anche la madre, ma non è stato così. Mary è morta domenica, come già suo padre prima di lei, risultato anch’egli positivo al virus.

POTREBBE INTERESSARTI ANCHE >>> Emergenza in Lombardia, dal 21 aprile la svolta

POTREBBE INTERESSARTI ANCHE >>> Coronavirus, caso effetto domino: un’intera famiglia stroncata dalla malattia

ospedale coronavirus
(foto dal web)

Il direttore sanitario dell’ospedale, David Carter, ha spiegato: “L’unica consolazione in questa storia e in questi tempi così bui è il pianto della neonata”. Al momento non si sa se la bambina sia positiva, se le sia stato effettuato il tampone. Suo padre, intanto, è a casa, in autoisolamento e non ha ancora potuto vederla. Per aiutare la famiglia, amici e colleghi hanno indetto una raccolta fondi online.

Gestione cookie