Il Coronavirus ha colpito duramente anche negli Stati Uniti, il presidente Donald Trump però annuncia le tre fasi per la ripartenza
La pandemia di coronavirus continua a far sentire i suoi effetti in tutto il mondo. Non solo in Italia si pensa a come gestire l’emergenza e come ripartire, per evitare di tenere bloccata troppo a lungo la vita economica e sociale. Si prova a procedere anche negli Stati Uniti, dove il presidente Donald Trump ha annunciato un primo piano per la riapertura, che prevede tre fasi.
POTREBBE INTERESSARTI ANCHE >>> Brusaferro (ISS) sulla pandemia: “Ho una bella notizia per tutti”
POTREBBE INTERESSARTI ANCHE >>> Burgio: “Il contagio non avviene in strada, ecco quando si tornerà alla normalità”
Coronavirus negli Stati Uniti, la strategia di Trump: le tre fasi
Anche gli Usa sono stati colpiti duramente dall’epidemia, ma vogliono guardare avanti. “E’ ora di far ripartire l’economia americana – ha spiegato Trump – Riapriremo in tre passaggi, non tutti insieme, ma fatti con gradualità. Abbiamo superato il picco del coronavirus, ma dobbiamo vigilare per bloccare il nuovo arrivo del virus dall’estero e presidiare i confini”.
POTREBBE INTERESSARTI ANCHE >>> Fase 2, riapertura il 4 maggio: parla il governatore della Lombardia Attilio Fontana
POTREBBE INTERESSARTI ANCHE >>> Covid-19, più di 145mila vittime accertate nel mondo
Ci si baserà sul principio di autonomia ai governatori dei singoli stati. Trump ha precisato che “29 stati sono in buona posizione per riaprire in tempi brevi, gli annunci li saprete da loro”. Per alcuni ci sarà una riapertura a partire dal 1 maggio, ma lo stato di New York, come altri della costa orientale, per esempio, ha annunciato il lockdown almeno fino al 15 maggio. Ecco dunque le tre fasi. Continuerà innanzitutto il distanziamento sociale: vietati gli assembramenti con più di dieci persone, scuole e bar continueranno a restare chiusi, per i ristoranti si riaprirà solo con protocolli sulla distanza fisica. Nella seconda fase si riapriranno le scuole, col permesso di spostamenti non essenziali ma a raggio limitato. Nella terza fase si potrà pensare all’inizio al ritorno alla normalità, anche con eventi con grande afflusso di pubblico. Ma saranno tre fasi con una precisa scansione cronologica. Servirà che almeno per 14 giorni non sia stato registrato un aumento dei casi.