Orrore Rsa, Fontana: “Sono stati i nostri tecnici a farci la proposta e noi ci siamo adeguati”. L’accusa del Pd: “Scandaloso scaricabarile”
Si infiamma il dibattito politico fatto di accuse, scaricabarile, smentite. La vicenda orribile delle Rsa lombarde, e non solo, ha messo in luce un disastro. Solo in Lombardia si parla di 2500 morti accertati nelle case per gli anziani ma c’è chi annuncia che potrebbero essere anche il triplo. Per non parlare dei contagi che ha potuto portare all’esterno del personale che lavora nelle case. Una gestione che ha fatto fioccare le denunce in procura dei familiari delle vittime. Gente che ha perso i genitori per scelte verificatesi scellerate. Le indagini proseguono ma la delibera dell’8 marzo della Regione Lombardia non lascia scampo alla giunta.
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Orrore Rsa, parte l’attacco del Pd lombardo
Il governatore prova a difendersi e scatta la polemica: “Fontana non può fare scaricabarile su Ats per i contagi nelle Rsa. La delibera è della giunta”. Dal Pd della Lombardia e da quello di Milano parte l’attacco forte al presidente della Regione Lombardia, di marca leghista. “Leggiamo con stupore – sottolinea il segretario del Pd della Lombardia, Vinicio Peluffo – la ricostruzione che fa stamattina il presidente Fontana sull’ingresso di pazienti positivi al Covid19 nelle Rsa. Secondo l’ultima versione infatti sarebbero stati i tecnici dell’Ats a valutare le condizioni e la Regione si sarebbe fidata. Peccato che i fatti smentiscano questa narrazione. Ricordiamo infatti che il documento ufficiale che ha dato il via a tutto questo è una delibera di giunta. Che significa una piena responsabilità politica di chi governa la Regione, tutto”. Per Fontana e la sua giunta diventa difficile la posizione.
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La delibera non lascia scampo ad interpretazioni. La giustizia farà il suo corso mentre il comitato dei familiari delle vittime raccoglie firme, rilascia testimonianze, denuncia.