Ad 800 anni luce dalla Terra vi sarebbe un gigantesco pianeta roccioso la cui esistenza, data la conformazione è inspiegabile: a studiare il fenomeno un gruppo di ricercatori guidato da David J.Armstrong dell’Università di Warwick in Gran Bretagna.
A ben 800 anni luce di distanza dalla Terra vi sarebbe un gigantesco pianeta roccioso: TOI-849b. Si tratta di un gigante roccioso che avrebbe un nucleo caldo ed un mantello freddo. A stupire è proprio questa sua peculiarità a cui si aggiunge la massa che supera di ben 40 volte quella del nostro Pianeta.
Ma cos’è che lo rende così particolare? All’interno del nostro sistema solare, i pianeti come TOI-849b sono gassosi. Quindi il dubbio che sorge è se anche Giove, Saturno, Urano o Nettuno in un futuro remoto potrebbero cambiare la loro conformazione.
A studiare il fenomeno del gigante roccioso ci ha provato, riporta la redazione de Il Gazzettino, un team di ricercatori guidato da David J.Armstrong dell’Università di Warwick in Gran Bretagna.
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TOI-849b è un pianeta gigante roccioso, allocato ad 800 anni luce dalla Terra e che supera di ben 40 volte la massa di quest’ultima. Il fatto che non si presenti allo stato gassoso come invece i suoi analoghi nel nostro Sistema Solare ha incuriosito gli esperti che hanno iniziato a chiedersi se anche Giove, Saturno, Urano o Nettuno in un futuro remoto potrebbero cambiare la loro conformazione.
A provare a studiare il fenomeno ci ha provato, riporta la redazione de Il Gazzettino, un team guidato da David J.Armstrong dell’Università di Warwick in Gran Bretagna. La ricerca è stata pubblicata lo scorso 23 marzo ed ha visto coinvolti ben 120 scienziati.
All’esito dello studio sono state avanzate, riporta Il Gazzettino, due ipotesi. La prima è che la parte gassosa di TOI-849b sia stata risucchiata dalla stella attorno alla quale orbita. La seconda è che, invece, si sia verificato uno scontro con un’altra stella che avrebbe portato via il “velo” gassoso lasciando solo il materiale roccioso. Ve ne sarebbe anche una terza di ipotesi che parlerebbe di una mera evoluzione.
Considerazioni queste che partono da una premessa iniziale, ossia che l’interno dei pianeti giganti del nostro sistema solare è ancora ignoto e ciò quindi non aiuta la chiave di lettura del curioso fenomeno. Nulla impedisce di credere che anch’essi, infatti, al loro interno abbiano un nucleo roccioso: ma al momento non vi è nulla di certo. TOI-849b potrebbe essere la chiave di volta per comprendere il mistero dei quattro grandi gassosi a noi più vicini.
Lo studio, riporta Il Gazzettino, è stato condotto attraverso l’impiego di Tess (Transit Exoplanet Study Satellite), telescopio della Nasa lanciato nello spazio nell’aprile del 2018.
David J.Armstrong ha affermato che sino ad oggi mai era stata effettuata un’osservazione di tal genere. Un pianeta roccioso, così grande, ha scosso anche gli addetti ai lavori, come si suole dire. Lo studioso conclude affermando che l’unica cosa chiara al momento è che TOI-849b non ha seguito le fasi di evoluzione planetaria ad oggi conosciute.
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In conclusione TOI-849b è un pianeta che rappresenta un’eccezione e che sarà oggetto di numerosi studi. Potrebbe, infatti, fornire importanti risposte anche sui grandi gassosi del nostro sistema solare.
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