Fase 2, Ranieri Guerra: “Saranno inevitabili nuovi focolai”

Sta per iniziare la fase 2 e crescono le preoccupazioni. Guerra, vicedirettore dell’Oms: “Saranno inevitabili nuovi focolai”

FASE 2
Il distanziamento sociale ci accompagnerà per molti mesi ancora (Getty Images)

L‘Italia si appresta ad iniziare la fase 2, ormai sempre più vicina. Il 3 maggio è alle porte e gli italiani fremono. Bisognerà fare attenzione però alle riaperture e ai pericoli possibili. “Saranno inevitabili nuovi focolai anche dopo la riapertura e questi dovranno essere individuati in tempi molto rapidi” afferma Ranieri Guerra, vicedirettore dell’Oms e membro del comitato tecnico scientifico, lo spiega durante un intervento a RaiNews24.Serve rafforzare il controllo del territorio con controlli e tamponi a domicilio“, ha aggiunto.

TI POTREBBE INTERESSARE ANCHE>>>Sandra Zampa riguardo alla fase 1: “Gli italiani sono stati responsbili”

Fase 2, si lavora per il nuovo piano

fase 2
covid-19 (Getty Images)

Per la fase 2, Guerra ha spiegato che c’è stata una valutazione del rischio molto approfondito. Un’intensa discussione fra la commissione per la riapertura e comitato tecnico scientifico per capire quali siano le implicazioni per mettere in sicurezza i lavoratori, compreso nel momento della mobilita in modo da tornare ad una struttura produttiva efficace il prima possibile. Gli esperti sono a lavoro per un nuovo piano di emergenza e tra le ipotesi emerge quella di dividere l’Italia in tre macro aree (nord, centro, sud) ma all’interno di queste i comportamenti e la circolazione non saranno omogenei, dato che dipenderanno dall’indice di contagio R0. Le prime attività a riaprire saranno mobilifici, automotive e i cantieri edili. Si pensa ad un’apertura intorno al 27 aprile sempre con le accortezze dei dispositivi e file.

TI POTREBBE INTERESSARE ANCHE>>>Fase 2: quali attività produttive potranno riaprire subito

FASE 2
Stazione (Getty Images)

Ancora nulla di certo. Probabilmente il 4 maggio potranno riaprire anche i bar e ristoranti, ovviamente con le dovute misure di sicurezza e gli stabilimenti balneari potranno iniziare a pensare all’estate 2020.

Gestione cookie